In quella babele di rincari e furberie che è sempre di più la Rc auto, un punto di riferimento fisso dovrebbe essere la compagnia assicurativa. Non scherzo: lo stabilisce l'articolo 9 del regolamento sul risarcimento diretto (Dpr 254/06), che impone di prestare tutta l'assistenza tecnica possibile e immaginabile al danneggiato. Ora, da più un paio di anni non è più un mistero per iniziati il fatto che le compagnie stiano scappando il più possibile da non poche aree del Paese (soprattutto il Sud e soprattutto chiudendo uffici di liquidazione, oltre che praticando tariffe esose che avrebbero pure una giustificazione tecnica ma risentono della mancata lotta alle frodi). E allora come si fa? Non resta che affidarsi agli agenti, che hanno il mandato delle medesime compagnie. E che, almeno inizialmente, non erano troppo contenti di fungere da assistenti a tutto campo per legge: un conto è farlo come "favore" per accontentare un cliente e fargli vedere che a lui si tiene, un altro è essere obbligati (cosa che poi può escludere anche il venir "ringraziati").
Ma i tempi stanno cambiando: gli agenti si vedono a rischio. Per questo sono diventati tra i più duri e puntuali nel denunciare l'assenza delle compagnie. Così non soprprende il fatto che oggi l'Adiconsum (associazione di consumatori) e l'Unapass (una delle rappresentanze di categoria degli agenti) abbiano presentato un accordo proprio sull'assistenza al cliente in caso di controversia (Scarica Conferenza stampa del 28 unapass). L'accordo prevede anche sviluppi futuri. Vedremo.