L'idea, di per sé, non è nuova: regolare le centraline di bordo di un'auto in modo tale da limitare le prestazioni quando c'è un giovane alla guida (ossia quando il genitore imposta un blocco). Ma la possibilità che sta offrendo la Ford negli Usa va un po' oltre: può agire anche sulla radio, limitando il volume, cancellando alcune emittenti (quelle che magari trasmettono programmi che favoriscono l'aggressività) e/o impedendo l'ascolto quando le cinture non sono allacciate. Una buona idea? Dipende.
Innanzitutto, se fosse esportata in Italia, non servirebbe ad adeguarsi ai nuovi limiti di potenza (55 kW per tonnellata e 70 kW assoluti) per neopatentati durante tutto il primo anno di patente. Questi limiti andranno in vigore il mese prossimo (e sembra proprio che ci andranno sul serio, perché dopo tre anni di rinvii il decreto milleproroghe della settimana scorsa non ha affrontato l'argomento). In ogni caso, la norma italiana (articolo 117 del Codice della strada, modificato dalla riforma dell'estate scorsa) prende in considerazione solo i dati di potenza e peso del veicolo riportati dalla carta di circolazione, che poi sono quelli massimi e non tengono conto di eventuali dispositivi di blocco per i giovani.
Bisogna poi capire meglio se il sistema Ford taglierà solo la velocità raggiungibile e non anche l'erogazione di potenza e la risposta dell'acceleratore a vari regimi (con un programma di funzionamento simile a quelli utilizzati ormai da molti costruttori per risparmiare combustibile, tipo Fiat 500 TwinAir). In quest'ultimo caso, i sorpassi diverranno più difficili e temo che il neopatentato, piuttosto che rinunciarvi, vada ad incollarsi al paraurti di chi lo precede e cerchi di superarlo alla prima occasione che gli sembra utile, anche se la manovra dura troppo e non ci sono tutti gli spazi necessari. Tutto il contrario della sicurezza che la nuova norma italiana intende perseguire.