D'accordo, ci sono le stelle EuroNCAP per capire quanto è sicura un'auto. Ma nella classifica delle stelle i modelli giapponesi non saltano all'occhio. Eppure il premio SafeBuy, assegnato da SicurAUTO e Dekra proprio sulla base dei crash-test EuroNCAP, è stato stravinto dai giapponesi. La loro egemonia è stata spezzata solo dall'Alfa Giulietta nella categoria delle auto compatte, dalla Bmw Serie 5 tra le berline medie e dalla Volvo XC60 tra le suv non grandi. In totale, quattro vincitrici di classe su sette sono giapponesi (Toyota IQ e Verso, Honda Accord e Infiniti FX). Come mai?
Le classifiche EuroNCAP sembrano già complete: oltre ai consueti crash-test frontali e laterali, l'organizzazione europea che valuta le vetture (nella quale l'altro giorno è finalmente entrato anche l'Aci) da quest'anno dà voti anche in base alla dotazione di accessori e all'efficacia degli appoggiatesta in caso di tamponamento. Ma non tutti sanno che di ogni modello viene valutata una versione che si ritiene sarà la più venduta. E non necessariamente ci si azzecca, visto che tra l'altro le preferenze possono cambiare da Paese a Paese. Per questo SicurAUTO e Dekra hanno scelto di analizzare le versioni-base. Non solo: escludono dalla gara quelle che non hanno almeno il controllo elettronico della stabilità e gli airbag per la testa, requisiti ritenuti ormai da tutti irrinunciabili per un'auto da classificare come sicura. Infine, sono stati dati punti aggiuntivi per la presenza di altri equipaggiamenti importanti (come il cicalino che suona se non si allacciano le cinture, premiando giustamente di più chi lo ha esteso ai posti posteriori) o sofisticati (per esempio, il cruise control attivo).
Bene, fissati questi parametri, i giapponesi sono quelli che li incontrano di più. Chissà se la classifica cambierebbe inserendo tra i parametri anche qualche prova in pista (frenata, stabilità eccetera). In ogni caso, tutto diventerebbe troppo complicato e quindi restiamo nell'ambito di crash-test e dotazioni.
Sotto questo profilo, non dovete pensare che i modelli vincitori offrano sempre quella dotazione di sicurezza che sarebbe lecito attendersi. Per esempio, i fari allo xeno sono stati lanciati sulle auto di lusso una quindicina di anni fa e da dieci sono diventati optional anche su molte medie. Eppure la nuova Bmw Serie 5, auto da 43.700 euro di listino e vincitrice di categoria, nella sua versione base non ce li ha di serie. Certo, modelli come questo si vendono molto negli allestimenti più accessoriati, ma chi punta a quello base farà bene a non dare nulla per scontato e a fare una bella spunta tra le decine di accessori di serie e optional riportati nei listini e nei configuratori. Ah, com'era tutto più semplice trent'anni fa! Gli unici optional, di fatto, erano quinta marcia, servosterzo, vetri elettrici e aria condizionata…