I giornali di oggi strepitano contro "l'imprevidenza" che ieri a Firenze avrebbe trasformato "pochi centimetri di neve" (anche se poi nella stessa pagina si legge che sarebbero stati 28) in un muro che ha tagliato in due l'Italia. Se leggete con attenzione, però, capite che sono i soliti articoli di cronaca scritti in fretta mischiando testi di agenzia e cose viste direttamente sul campo (quando ancora si riesce a non tenere inchiodata l'intera redazione alla scrivania perché ci sono le pagine da disegnare e riempire). Dunque, c'è poca analisi e non si riesce a vedere bene dove stia l'imprevidenza. Così, ai politici che si uniscono al coro dei rappresentanti dei consumatori e chiedono al Governo di riferire in Parlamento, almeno per quanto riguarda le strade il ministro di turno potrà facilmente rispondere mostrando questi file: http://www.poliziadistato.it/articolo/19606-50-Le_informazioni_di_Viabilita_Italia e http://www.poliziadistato.it/pds/file/files/2_Neve_2010_2011_Cartografia.pdf. Sono il cuore del Piano neve che anche quest'anno Viabilità Italia ha fatto con l'aiuto di tutti gli organismi istituzionali che la compongono: Polizia stradale, Carabinieri, Vigili del fuoco, ministero delle Infrastrutture, Protezione civile, Anas, Aiscat, Trenitalia e Anci (vado a memoria, mi scusino eventuali esclusi).
Il ministro risponderà che il Piano viene continuamente affinato e in ottobre ogni Prefettura si prende la briga di informare e coordinare localmente le forze dell'ordine, i soccorsi e i gestori di strade. Se necessario, il prefetto fa un suo piano per i percorsi che non rientrano nella pianificazione nazionale. Dunque, di tutto si può parlare tranne che di imprevidenza.
Semai parrebbe emergere un problema di scarsa flessibilità: ciò che ha mandato in tilt il sistema autostradale è l'intraversamento di alcuni mezzi pesanti a sud di Firenze. Cioè in una zona che, se vedete le cartine del Piano neve, è destinata all'accumulo di questi mezzi quando l'emergenza fa scattare per loro il divieto di percorrere il tratto appenninico, che inizia a nord della città. Insomma, la zona di Firenze Sud è ritenuta generalmente "tranquilla", tanto che ci si fanno sostare i camion in attesa di ripartire. Ma ieri non è stato così. Perché nevicava troppo anche lì e allora non si è stati sufficientemente pronti da bloccare i camion ancora più a sud? Perché più a sud mancavano aree idonee? Mancava personale? O, più semplicemente, gli ausiliari di Autostrade per l'Italia non riuscivano ad aiutare i poliziotti perché non hanno gomme invernali sui mezzi di servizio (vi ho documentato che a Bologna va così e nel frattempo ho saputo che succede anche altrove). Queste sono le vere domande che giornali e parlamentari dovrebbero fare al ministro. E alle quali il ministro deve rispondere.
In ogni caso, quando nevica sotto Natale di venerdì pomeriggio in una zona già normalmente al collasso come quella di Firenze, miracoli non se ne possono fare. Infatti, aldilà delle critiche, sembra che il sale sia stato sparso tempestivamente. Anche sulle principali strade cittadine (e sapete che negli ultimi due mesi non ho risparmiato critiche a Matteo Renzi, giovane sindaco in carriera nazionale, per gli Autovelox illegali). Dunque, il problema è stato soprattutto il surplus di traffico causato da chi, vista la neve, ha mollato ciò che stava facendo per tornare a casa, prendere i figli a scuola, fare le ultime compere, raggiungere in anticipo la stazione per non perdere il treno del weekend eccetera. Troppo per una città che non ha una vera tangenziale né una metropolitana, ma solo un'autostrada che la costeggia da un lato solo ed è già satura di traffico a lunga percorrenza perché fa parte del più importante asse viario del Paese.
L'ignoranza della guida fa il resto (http://paoblog.wordpress.com/2010/12/18/ti-tufferesti-in-una-piscina-vuota/).