E due: dopo Busto Arsizio, anche Termoli rifà la gara di appalto per i controlli di velocità. Come avevo denunciato il mese scorso (http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/11/a-termoli-lautovelox-continua-ad-essere-a-cottimo-altro-che-riforma-del-codice.html e http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/11/guardie-e-ladri2-controlli-a-cottimo-anche-a-busto-arsizio.html), in entrambi i casi i Comuni avevano indetto gare d'appalto con compensi variabili secondo le infrazioni, cosa ormai espressamente vietata a partire dall'estate scorsa. Non credo che non lo sapessero (sarebbe gravissimo, perché non si può ignorare una legge importante come la riforma del Codice della strada), quindi immagino abbiano provato a "forzare". Meno male che hanno cambiato idea.
Chi non cambia idea è invece il giovane sindaco Pd di Firenze, Matteo Renzi. Forse distratto dalle prospettive di carriera politica che gli si stanno aprendo e dalla conseguente notorietà mediatica (guardate gli articoli della settimana scorsa sull'incontro con Berlusconi), non ha curato che il Comune rispondesse compiutamente alla richiesta dell'associazione di consumatori Aduc, che voleva il certificato di taratura del contestatissimo (e per certi aspetti illegale http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/11/guardie-e-ladri4-renzi-contrattacca-ma-non-spiega-tutto-sul-multificio-di-firenze.html) Autovelox di viale Etruria: è stato esibito solo un certificato di conformità. Cioè il documento che attesta banalmente che quegli apparecchi sono proprio Autovelox e che nulla dice sulla taratura, operazione necessaria ogni anno per poter utilizzare un rilevatore in postazione fissa automatica come appunto quelal di viale Etruria. Ci si augura che ciò sia dovuto al fatto che quell'Autovelox ha da poco "compiuto" un anno e quindi che la sua taratura sia tanto recente da non risultare ancora agli atti. Oppure che sia stato spento dopo le tante polemiche di questi mesi.
In ogni caso, qualora ricorresse una di queste due ipotesi, Renzi farebbe bene a dirlo apertamente.