Se fa troppo freddo, l'etilometro non funziona bene. Questo ha stabilito un giudice di pace di Borgo Valsugana (Trento), annullando l'accertamento di guida in stato di ebbrezza a un automobilista effettuato a una temperatura di otto gradi sotto zero. Giusto o sbagliato?
Difficile dirlo: la notizia è stata riportata da un'agenzia di stampa e non sono riuscito a mettere materialmente le mani sulla sentenza. Servirebbe anche per capire se quel giudice aveva davvero la piena competenza, visto che la guida in stato di ebbrezza è un reato da tribunale e solo da agosto i casi più lievi sono stati depenalizzati (altrimenti il giudice di pace può pronunciarsi solo su aspetti secondari, come per esempio disporre la restituzione della patente ritirata, in attesa che si arrivi al processo). Mettiamo però qualche punto fermo.
Stando al testo dell'agenzia, il giudice di pace avrebbe utilizzato la norma-quadro che fissava le caratteristiche degli etilometri, il Dm Trasporti n. 196 del 22 maggio 1990 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 luglio 1990). Riguardo alla temperatura, però, il decreto si limita a dire che le prove che un etilometro deve superare per poter essere omologato si devono svolgere tra gli zero e i 40 gradi e che vanno fatti test in ambienti più freddi solo se il costruttore dichiara che l'apparecchio può funzionare sotto lo zero.
In effetti, gli etilometri soffrono il freddo ed è lo stesso costruttore a scrivere nelle istruzioni per l'uso (che hanno valore vincolante per le forze dell'ordine) qual è la gamma di temperature entro la quale occorre tenersi. Va però precisato che nella maggior parte dei casi, se fa troppo freddo in rapporto alle caratteristiche dell'apparecchio, la rilevazione del tasso alcolemico diventa impossibile: la normale fase di riscaldamento che l'etilometro fa in automatico quando deve avviare una misurazione non finisce mai perché il cuore del dispositivo non riesce ad arrivare alla temperatura prescritta.
Dunque, nel caso di Borgo Valsugana, è possibile che l'etilometro utilizzato fosse abilitato anche per temperature inferiori allo zero o, più probabilmente, il test si è svolto al chiuso (magari all'interno di un veicolo di servizio in dotazione agli agenti), dove faceva più caldo rispetto ai -8 gradi citati dall'agenzia.
Tutto questo non va comunque confuso con l'altro fronte giudiziario che si sta aprendo sull'etilometro per la loro presunta inaffidabilità (http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/03/la-roulette-dellalcoltest-etilometro-e-analisi-del-sangue-non-concordano.html#tp e http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/03/alcol1-il-giudice-di-pace-non-crede-alletilometro-e-domani-sera.html). Questo è un problema che riguarda il proncipio di funzionamento di questi apparecchi e quindi prescinde dalle temperature. Vedremo come andrà a finire.