A sentire Antitrust e Polizia stradale, dovete diffidare dell'ormai consueta pubblicità del Coyote, il navigatore satellitare proposto dalla Magneti Marelli specificamente a chi vuol sapere il più possibile su dove sono i controlli di velocità. La differenza rispetto ai soliti "punti di interesse" dei navigatori normali sta in un tasto che va schiacchiato quando si vede una pattuglia munita di misuratore di velocità: così facendo, si lancia un allarme a tutti gli altri possessori di Coyote che passano in zona. Ciò renderebbe il Coyote illegale, come scrivo da un anno e contrariamente a quanto da sempre afferma la Magneti Marelli. Ma l'Antitrust ha archiviato la pratica, perché la Stradale ha scritto che questa funzione del Coyote è inaffidabile.
L'illegalità starebbe nel fatto che, anche se per il Codice della strada (articolo 142) dall'agosto 2007 le postazioni di controllo velocità vanno presegnalate e rese ben visibili, nel Codice stesso sopravvive il comma 9-bis dell'articolo 45 che vieta tutti i dispositivi in grado, direttamente o indirettamente, di indicare ai conducenti che si è in prossimità di un apparecchio di misurazione in funzione (quindi non di una semplice postazione, che potrebbe anche essere vuota). L'Antitrust ha chiesto un parere alla Stradale, che ha risposto con un ragionamento forse sin troppo fine: siccome chi schiaccia il bottone sul Coyote non sa se quella pattuglia sta davvero facendo funzionare il rilevatore, non rientriamo nel comma 9-bis e quindi liberi tutti.
In effetti, c'è gente che non sa distinguere un autovelox da un teodolite di quelli che usano i geometri per fare misurazioni in spazi ampi come quelli stradali. Senza contare che quella pattuglia che noi vediamo mentre transitiamo può anche aver spento il rilevatore, perché è appena arrivata sul posto o perché se ne sta andando. La situazione più clamorosa, poi, si ha quando qualcuno che ha il Coyote a bordo non si accorge della pattuglia. Insomma, il Coyote può dare falsi allarmi oppure omettere segnalazioni vere. Quindi non sarebbe del tutto vero quanto afferma la pubblicità: "Con Coyote trasmetti alla community che viaggia nella tua stessa zona la presenza di un autovelox mobile e altrettanto facilmente ricevi le segnalazioni altrui". Chissà se all'Antitrust si sono posti il problema-Coyote anche sotto il profilo della pubblicità ingannevole.
Fin qui i fatti. Che però, come abbiamo visto, contengono interpretazioni con una buona dose di ipoteticità: l'utente che schiaccia a sproposito eccetera. Ma mettiamo che, com'è probabile, una buona parte delle segnalazioni trasmesse dal Coyote sia giusta. Che cosa ci guadagna la Stradale a dire che invece è tutto legale? Forse è una questione di deterrenza: magari la pattuglia sta lì due ore, mentre l'allarme resta attivo per più tempo. Un ragionamento simile a quello che nel 2005-2006 indusse la stessa Stradale a rendere pubblici i calendari settimanali dei controlli: dici che ce n'è uno quel giorno su quella strada e avrai ottenuto un effetto su tutta quell'arteria e per tutta la giornata, non solo in prossimità della pattuglia visibile nelle ore in cui davvero c'è.
In coerenza con questo, pare che la Stradale abbia segnalato in Parlamento la necessità di abolire o cambiare quel comma 9-bis durante i grandi lavori che hanno portato alla riforma. Però il legislatore non ne ha tenuto conto. Distrazione, pigrizia o volontà di confermare la norma così com'è? Un giurista potrebbe dedurre che è valida quest'ultima ipotesi, a prescindere da come si sono svolti davvero i fatti (cosa che peraltro non sapremo mai).
Per la Polizia, dunque, ben venga il Coyote. Però c'è una controindicazione: una banda di rapinatori autostradali potrebbe iscriversi alla community per conoscere la posizione delle pattuglie e decidere di conseguenza dove agire. Oggi lo fanno assoldando basisti e facendo telefonate per segnalare false emergenze in modo da attirare gli agenti in luoghi diversi, domani sfruttando il Coyote hanno un'arma in più.
P.S.: che il Coyote non funzioni più di tanto non lo dice solo la Stradale (che ha i suoi motivi "strumentali" per affermarlo), ma anche chi ce l'ha già. Basta vedere i commenti a questo post e anche quanto sta emergendo da Paoblog (http://paoblog.wordpress.com/2010/12/13/coyote-illegale/#comments).