Apparentemente, l'incancrenirsi delle polemiche fiorentine sugli Autovelox fissi porta un "regalo" a tutti i trasgressori d'Italia: tra i problemi che sono stati portati all'attenzione della magistratura, c'è quello della possibile inaffidabilità degli apparecchi di misurazione quando sono in postazione fissa, cioè chiusi in un box che resta in permanenza a bordo strada. Il problema è stato sollevato per i rilevatori a raggio laser (i più diffusi in Italia), perché il plexiglass che copre le fessure del box devierebbe il raggio stesso.
In effetti, andando a guardare i decreti ministeriali di approvazione delle apparecchiature idonee all'utilizzo in postazione fissa (il primo è del 16 maggio 2005), sembrerebbe che la non trascurabile questione sia stata trascurata. Potrebbe quindi sembrare un bis della contestatissima vicenda del T-Red, con dubbi sull'intera procedura che stanno portando a un processo penale. Ma, a una lettura più attenta, si scopre che al ministero (delle Infrastrutture, competente sulla materia) il problema in qualche modo se lo erano posto: i decreti raccomandano esplicitamente agli organi di polizia non solo di proteggere e controllare periodicamente la funzionalità dell'apparecchio, ma anche di curare la scelta del contenitore in modo che le caratteristiche del misuratore restino immutate. Insomma, sembra uno scaricabarile nei confronti degli agenti.
Ma è stato uno scaricabarile necessario: da quel che mi risulta, il problema i tecnici se lo erano posto ma poi, come si vede nella parte iniziale dei decreti che riassume le prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici, quest'ultimo (che è l'organo consultivo ministeriale) non ha ritenuto di stabilire particolari cautele. Mi risulta pure che il problema sia stato affrontato dal fabbricante, con test specifici che hanno confermato l'affidabilità dell'apparecchio (d'altra parte, l'esperimento che mette in dubbio tale affidabilità non è stato condotto sul rilevatore e il suo box, ma con un semplice puntatore laser e una comune lastra di plexiglass).
Ma la questione non si può archiviare, perché i test del fabbricante sono stati ovviamente condotti col box originale offerto dal fabbricante medesimo. Per strada, invece, vediamo postazioni dei tipi più svariati. Tutto regolare: il decreto non prescrive l'abbinamento tra misuratore e box originale. Solo che poi l'organo di polizia deve verificare che la scelta di un box diverso non pregiudica l'affidabilità dell'apparecchio. Lo avranno fatto tutti quelli che hanno optato per un contenitore non originale?