Ad aprile mi avevano dichiarato che la fastidiosa rumorosità dell'impianto a metano delle Touran 2.0 non aveva effetti collaterali pericolosi e – non avendo la possibilità materiale di condurre un'inchiesta – ne diedi conto sul Sole-24 Ore del 3 maggio. Che cosa mi risponderà la Volkswagen Italia, adesso che sul sito Metanoauto (http://www.metanoauto.com/modules.php?name=News&file=article&sid=3673&mode=flat&order=0&thold=-1) sono apparsi i risultati di un censimento dai quali si vede che il riduttore di pressione incriminato soffre anche di perdite, alcune delle quali poi sono sfociate in rotture? Diranno che quelle rotture non sono potenzialmente pericolose? O, più semplicemente, non risponderanno, nell'attesa che la buriana passi?
Io sarei per la seconda: in fondo, della cosa si sono accorti in pochi (tra cui gli aficionados di SicurAUTO.it http://www.sicurauto.it/ilsemaforo/news/vw-touran-a-gas-difettose-ma-il-vero-difetto-e-nellatteggiamento-della-casa.html) e, come quasi sempre accade, tra questi pochi non c'è la Motorizzazione (l'autorità nazionale che ha il potere di chiedere spiegazioni a un costruttore e, al limite, di costringerlo a fare un richiamo). Inoltre, pochi sono pure gli sfortunati proprietari di questo modello, mentre gli altri volkswagenisti generalmente si dicono soddisfatti della qualità percepita (peraltro celebrata due volte in meno di due mesi anche dal direttore di "Quattroruote" sul suo blog, http://viamazzocchi.quattroruote.it/volkswagen/i-record-della-polo-dicono-che/ e http://viamazzocchi.quattroruote.it/toyota/la-leadership-mondiale-e-quel-che-ce-dietro/).
Per quella che è la mia esperienza, il problema è proprio questo: spesso i costruttori ragionano in termini puramente economici e quindi vanno per grandi numeri o per potenzialità di mercato di un modello. Quindi lasciano al proprio destino le versioni poco vendute (ne sanno qualcosa i disabili che comprarono le Fiat Seicento Citymatic e gli appassionati che diedero fiducia alle Alfa 156 Selespeed, rimasti appiedati a lungo per i difetti dei cambi automatici di queste rare vetture) e quelle ormai fuori produzione (come capitò dieci anni fa a chi aveva un motore turbodiesel 1.9 a precamera di Citroen-Peugeot, che rompeva sistematicamente una biella).
L'unico modo per prevenire questi problemi è evitare di scegliere un modello/versione tanto particolare da essere poco diffuso. Quanto ai rimedi, scrivete sempre alla direzione generale della Motorizzazione civile, via Caraci 36, 00157 Roma: più sarete, più c'è la possibilità che si muovano, sia pure nella limitatezza dei loro mezzi.