"Provateci voi ad allacciare il vostro bimbo sul seggiolino all'uscita dalla scuola: gli altri automobilisti strombazzano, rischiate il linciaggio". Effettivamente c'è molto di vero in questo commento di un ascoltatore di Isoradio ai risultati sconfortanti dell'indagine di Bimbisicuramente (http://www.bimbisicuramente.it/area-stampa/comunicati/DLAB_BA_ComStampa_BIMBISICURAMENTE_101018el.pdf), secondo cui davanti alle scuole ben il 62,6% dei genitori non mette sul seggiolino (ammesso che ce l'abbia a bordo…) il proprio figlio. Se trovate che non sia abbastanza per indignarvi e vi accontentate del fatto che Bimbisicuramente ha trovato un miglioramento rispetto a un anno fa, guardate il dato di Napoli: 82,8%, roba da brividi.
L'ascoltatore giustificava questo criminale malcostume (espressione retorica, ma non trovo di meglio) con la fretta altrui e dice il vero, Ma trascura l'altra metà del discorso: ci si becca le strombazzate perché evidentemente ci si è messi in una posizione che intralcia il traffico. Eh sì, perché se uno parcheggia regolarmente non dà fastidio a nessuno e può impiegare tutto il tempo che vuole per sistemare come si deve il bambino. Certo, se poi uno pretende di risparmiare quei due minuti necessari a trovare un posto regolare e di lì raggiungere il cancello della scuola, questo discorso non fa effetto.
E allora bisogna farla capire a suon di multe, ma si sa che i vigili davanti alle scuole sono impegnati a dirigere il traffico. Non c'è la possibilità di punire chi si ferma in divieto né, tantomeno, chi non usa il seggiolino. Servirebbe qualche bel pattuglione dimostrativo: altri vigili messi lì apposta, a costo di far saltare altri turni (come si fa quando c'è la movida o qualche evento) e di bloccare il traffico (dopo un paio di volte, la voce gira e la gente si adegua).
P.S.: parlo contro i miei interessi personali, perché sfrutto l'inciviltà altrui per trovare un posto regolare a mezzo isolato dall'asilo di mia figlia. Ma pazienza: se si abita in posti congestionati, questo è il prezzo da pagare. Ed è più basso rispetto a mettere a rischio i bambini (che poi a loro volta rischiano seriamente di riprodurre i nostri stessi difetti su quelli che saranno i nostri nipoti).