Avete sentito di gente multata per non essersi fermata a soccorrere un animale? E per aver tenuto l'aria condizionata accesa anche a veicolo fermo o per aver gettato un sacco di immondizia dal finestrino? E chi si è accorto, poi, che la deroga per Capodanno e Ferragosto al nuovo divieto di vendita di alcolici vale per la notte tra il 15 e il 16 agosto (quando in teoria si deve andare a nanna per lavorare il giorno dopo) anziché a quella tra il 14 e il 15? Oppure che ora, se vi beccano senza revisione, non vi ritirano più la carta di circolazione (quindi meno rogne burocratiche e va bene) ma poi la legge vi autorizza a circolare solo il giorno in cui farete il controllo (quindi in teoria subito dopo essere stati multati potete rientrare a casa solo col carro attrezzi)?
Sono le stranezze della riforma del Codice della strada. Le prime due dovute a impeti ideologico-propagandistici (troppa politica e poca pratica stradale, insomma), la terza anche alla fretta, la quarta solo alla fretta. Tutte motivazioni riconducibili a una sola causa: l'aver fatto una riforma a colpi di blitz parlamentari anziché con una serie di riunioni tecniche in sedi ministeriali. Anche il risultato è uno solo: screditare un provvedimento che, come tutte le riforme, è invece importante. Vedremo se il Parlamento che sta per riaprire troverà il tempo di metterci una pezza, tra uno scontro politico e l'altro.