I numeri possono fare brutti scherzi. Stavolta tocca all'Anas, impegnata a snocciolare cifre da cui emerga che gli esodi estivi non causano poi tutti quei problemi che sono stampati nell'immaginario collettivo. Una strategia adottata negli ultimi anni un po' da tutti i grandi gestori italiani di strade e che – per carità – ha pure un fondo di verità: grazie anche alla Protezione civile e a Viabilità Italia, l'organizzazione è molto migliorata, tanto da minimizzare i disagi arrecati da una rete stradale sempre al limite del collasso.
Solo che, se andiamo a confrontare le cifre nel tempo, qualcosa non torna o delude. Sulla Salerno-Reggio Calabria, al centro delle attenzioni dei comunicati Anas, i chilometri completati nel giro dell'ultimo anno sono stati appena tre (191 nel comunicato del 7 settembre 2009 e 194 in quello del 1° luglio scorso, con previsione di ultimarne altri 25 entro fine anno). Se ne deduce che i cantieri aperti sono più o meno quelli dell'anno scorso e così – all'incirca – pure i potenziali disagi nel corso dell'esodo. Ebbene, a prestare assistenza ai turisti incolonnati, l'anno scorso venivano dichiarati 396 addetti Anas (compreso il personale del call center e della sala operativa), quest'anno solo 330 (ma non è chiaro se siano compresi pure medici, vigili del fuoco e volontari della Protezione civile e se siano solo operatori su strada). Non raffrontabili i numeri sulle postazioni di assistenza. servono quantomeno chiarimenti.