Giovedì scorso a Bruxelles i ministri dei Trasporti di tutti gli Stati Ue hanno discusso di infortuni sul lavoro che accadono in strada. Un problema enorme: si stima che nell'Unione il 35% delle morti sul lavoro avvengano per incidente stradale e il calcolo esclude chi muore sul tragitto casa-lavoro. Così si sono fatte tante proposte, da inserire nelle linee guida comunitarie per la sicurezza sul lavoro, da varare nel 2013.
Ovviamente si è deciso di battere sulle aziende, che dovrebbero tenere in maggior conto la sicurezza dei propri dipendenti quando sono su strada. Estendendo le procedure di valutazione del rischio anche al lavoro alla guida e prendendo le contromisure suggerite da tali valutazioni. Si è proposto che siano i datori di lavoro pubblici a dare il buon esempio, come già accaduto in Svezia. Qui istituzioni ed enti pubblici si sono dati la regola di scegliere solo auto con dotazione di sicurezza completa e cinque stelle nei crash-test Euroncap. E pensare che in Italia si pensa solo a tagliare le auto blu, trascurando pure gli allarmi degli autisti sul fatto che stanno finendo anche i soldi per la loro manutenzione (http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/06/brunetta-dice-che-le-auto-blu-sono-poche-ma-dimentica-che-si-usano-a-sproposito-e-i-parlamentari-inf.html)…