Che dire della polemica tutta politica tra il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, e l'opposizione del Pd (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-08/accusa-sindaco-verona-andava-135700.shtml?uuid=AYgeZvwB)? Sfrondati dalla politica, i fatti sono semplici: una velocità stratosferica sull'A4 (190 di media), sembra regolarmente registrata dal Tutor e archiviata perché Tosi viaggia sotto scorta. In effetti, è prassi archiviare tutto quando ci sono di mezzo le scorte: viaggiano col lampeggiante, che di fatto permette di fare ciò che si vuole. Ma, a ben vedere, ogni tanto qualche accertamento in più ci vorrebbe: la norma che permette di fare ciò che si vuole è l'articolo 177 del Codice della strada, che fissa pure qualche condizione di cui si tende a dimenticarsi (finisce che la considera solo la Corte dei conti in caso d'incidente, quando deve chiedere a un autista-agente il risarcimento per l'auto di servizio danneggiata).
Le condizioni per accendere i lampeggianti e muoversi liberamente sono essenzialmente due:
– deve essere in corso un "servizio urgente d'istituto";
– anche se ha il lampeggiante, l'autista deve rispettare "comunque le regole di comune prudenza e diligenza".
Tradotti nel caso di Tosi, questi requisiti diventano francamente labili. Andare in autostrada (e che autostrada: parliamo della pericolosa A4 in febbraio, periodo di nebbie e piogge) sul filo dei 200 effettivi appare prudente solo quando si teme un attentato grave e clamoroso come quello di Capaci. Infatti, il corteo di Giovanni Falcone viaggiava sui 160 e questa velocità fu sufficiente a far sbagliare tempo al killer Giovanni Brusca, che mancò la Croma bianca del magistrato: Falcone morì non per la bomba, ma solo per l'impatto con i detriti dell'esplosione che aveva spazzato via l'auto-staffetta che lo precedeva, quindi avrebbe potuto salvarsi come si è salvato il suo autista, che in quel pomeriggio maledetto gli aveva ceduto il volante e si era seduto dietro). Ma il punto è: Flavio Tosi rischia davvero quanto Giovanni Falcone? O, piuttosto, ha la scorta solo perché è esposto a "semplici" aggressioni di qualche contestatore mentre gira per la sua città? Sarebbe interessante capire quali valutazioni ha espresso su di lui il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza.
P.S.: nella sua polemica col Pd, Tosi ha ricordato agli avversari che l'Audi A6 con cui viaggia non è del Comune, ma è concessa in uso (immagino dalla Volkswagen Italia, che ha sede a Verona). Dunque, il Comune risparmia i soldi dell'acquisto o del noleggio, pagando solo il combustibile (e quanto combustibile, se le velocità sono sempre come quella che si è vista in questa vicenda!). Nulla di illegittimo nell'accettare in uso una vettura per scopi istituzionali. Ma occorre essere certi che poi chi concede l'auto non goda di trattamenti di favore. E ci sono sindaci che, per dare il buon esempio, si sono fatti dare modelli più ecologici, come la Toyota Prius. Che però i 190 di media li vede col binocolo.