Tra gli addetti ai lavori si racconta di un comandante di polizia municipale che, nel dare disposizioni sui controlli automatici, ha scritto chiaro di essere consapevole che sono illegali. Un modo per "mettere a verbale" che li ha voluti il sindaco, senza curarsi che fossero espletati secondo le non poche norme che li disciplinano. La storia circola tra gente qualificata, ma non posso garantirvi che non sia solo una leggenda. In ogni caso, indica bene l'aria che si respira.
Sì, perché in questi mesi si è parlato molto del caso-Lerici, splendida cittadina turistica presso La Spezia in cui il comandante è stato dimissionato per essersi a un certo punto opposto alla spedizione di verbali illegittimi. Ma gli addetti ai lavori raccontano che storie del genere si consumano nell'ombra quasi ogni giorno, tanto che potete tranquillamente trovare ex-comandanti messi a dirigere altri uffici pubblici che poco c'entrano con funzioni di polizia (come avranno fatto a riconvertirsi?). Senza contare quelle innescate dalle questioni di sicurezza urbana: mettete che vinca le elezioni un sindaco "tutto manganelli e lotta a nomadi ed extracomunitari" e un comandante che si fa qualche scrupolo (di coscienza, giuridico o anche solo pratico).
Ecco dunque che altri comandanti si piegano, magari mettendo per iscritto di essere consapevoli dell'illegittimità dei loro atti (il che, peraltro, credo peggiori la loro posizione, in quanto certifica che l'illegittimità non è frutto di loro errori o distrazioni e quindi avrebbe pure potuto essere denunciata nelle sedi competenti).
Oppure, all'estremo opposto, succede come a San Donà di Piave, dove il comandante – pur esautorato e più volte licenziato negli anni - è ancora in servizio e ribatte colpo su colpo alle decine di contestazioni e procedimenti disciplinari decisi dal sindaco. Una storia di ricorsi e controricorsi, costata al Comune decine di migliaia di euro e sfociata in un intervento degli ispettori del dipartimento della Funzione pubblica. Con risultati sconfortanti: la questione non è ancora risolta, con gli ispettori che hanno dato atto al comandante di avere grande abilità nel contenzioso (quella che l'ha fatto resistere a tutto) e hanno censurato il Comune perché manca qualsiasi forma di gestione del personale e di valutazione dei risultati. E' questo il decentramento politico e amministrativo che vogliamo?