Apparentemente stanno risolvendo un vecchio problema burocratico: le modifiche al Codice della strada ora in discussione alla Camera (Ddl 1720) inseriscono nell'elenco dei segnali i display che indicano a bordo strada la velocità dei veicoli in transito. Insomma, una legalizzazione di dispositivi ormai introdotti in molte parti d'Italia anche dieci anni fa. Ma alcuni esperti temono che ciò farà diffondere molto questi display e con essi gli incidenti. Possibile?
Le esperienze fatte in alcune località (come Sesto Fiorentino) dimostrano che gli incidenti sono calati. Ma, come spesso accade quando si parla di sicurezza stradale, non esistono dati univoci. Molto dipende dai singoli contesti e dall'accuratezza delle statistiche, che risente di un problema non risolvibile: dei piccoli sinistri (proprio quelli più probabili quando c'è il display) non resta traccia negli archivi delle forze dell'ordine, perché non comportano l'intervento di pattuglie e sono denunciati solo alle assicurazioni o restano un segreto tra i conducenti coinvolti.
Ma perché i display potrebbero addirittura far aumentare gli incidenti? Il problema principale sollevato da alcuni è lo stesso che caratterizzerebbe l'accensione del giallo nei semafori dove c'è il controllo elettronico dei passaggi col rosso: vedere accendersi il display può indurre qualcuno a rallentare all'improvviso, causando tamponamenti. Altre incertezze di guida possono essere create dal fatto che, quando passano contemporaneamente più veicoli, nessuno è certo che la velocità riportata sul display sia la sua e chi sta procedendo più piano potrebbe essere ingannato, rallentando ancora di più e senza un vero motivo. In alcuni casi, poi, c'è l'effetto-sfida, soprattutto nei giovani della zona: si usa il display per vedere chi va più veloce.
Tutto questo può succedere anche all'estero. In Italia si aggiunge la furbizia. Si sono già verificati casi di persone che hanno presentato ricorso contro una multa per eccesso di velocità perché ritenevano di dover prima essere "avvisate" mediante il display. Quando l'ho saputo non volevo crederci, poi mi hanno mostrato le carte relative a un caso concreto e – confesso – ho riso a crepapelle per l'ingegnosità dell'argomentazione. Che, vi ricordo, è giuridicamente infondata: l'unica presegnalazione obbligatoria è quella del controllo velocità, non quella dell'andatura tenuta. Non foss'altro che per il fatto che basta leggere il tachimetro…