Silenzio, la Volvo fallisce il crash-test

E meno male che tutto è successo a una presentazione per i giornalisti: il flop del sofisticatissimo sistema anticollisione della nuova Volvo S60 era proprio una notizia, ma non l'ha data praticamente nessuno. In Italia, ha provveduto SicurAUTO (http://www.sicurauto.it/news/7109-volvo-s60-il-sistema-anti-collisione-citysafety-fallisce-il-test.html). Che giustamente usa cautela, ma altrettanto giustamente fa notare che non c'è ancora stata una spiegazione ufficiale da parte della Volvo. Eppure il fatto è accaduto oltre 10 giorni fa.

Non mi fa per nulla piacere (anzi, vi confesso che la S60 è tra le auto che mi piacerebbe comprare, proprio per i suoi elevati contenuti tecnologici di sicurezza), ma vi ricordo che nell'ottobre scorso avevo espresso qualche dubbio (http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2009/10/la-volvo-che-vede-i-pedoni-e-non-dite-che-li-vedete-anche-voi.html#tp). In effetti, se finora le case automobilistiche ci sono andate molto caute nel lanciare dispositivi anticicollisione "attivi" (che cioè non solo rallentano alla "vista" di un ostacolo, ma si prendono anche la responsabilità di provare una frenata d'emergenza, che gli altri dispositivi analoghi lasciano al guidatore) qualche motivo ci sarà…

 

AGGIORNAMENTO DEL 25 MAGGIO

Come fa sempre notare SicurAUTO, la Volvo ha finalmente risposto: pare sia andata in tilt una batteria, per cui il sistema non aveva l'alimentazione necessaria per funzionare. Se l'inconveniente si fosse verificato normalmente su strada, il conducente se ne sarebbe accorto per l'accensione di una spia. Nel test, invece, a bordo c'erano solo manichini. Ma possibile che i tecnici Volvo che hanno preparato tutto con la cura che normalmente si dedica ai test in presenza della stampa non se ne siano accorti? E ci volevano proprio tanti giorni per dare una spiegazione pubblica su un inconveniente così semplice?

  • ombrachecammina |

    Osservazione sul commento di “No name”.
    Vorrei farle notare due cose :
    1. Non tutti i guidatori “amano” guidare e quindi cercano e voglio sistemi e gadget per evitare il peso della guida. Essi quindi non hanno nessun interesse al controllo diretto e consapevole del mezzo (con le conseguenze quotidiane visibili a tutti) e quindi esigono solo dei mezzi di trasporto con vantaggie comodita’ dell’auto ceh li porti senza fastidi dal punto “a” a quello “b”. Tali persone non volgiono complementi da persone di buon senso ma sistemi che fanno sempre quello per cui sono stati creati (…) in qualsiasi condizione (compreso pilota stupido);
    2. Senza colpevolizzare Volvo, ma tutte le campagne pubblicitarie “furbette”, se mi vendono un sistema che pubblicizzano “miracoloso” io potrei quasi contrattualemnte aspettarmi il miracolo;
    I dispositivi che aumentano la sicurezza sono sempre a doppio taglio nell’uso perche’ uan volta introdotti non solo salvano di piu’, ma c’e’ anche chi vi si “appoggia sopra” tranquillamente perche’ “tanto c’e’ l’ABS” o ” tanto si blocca da sola ” o ” adesso che ho il controll odi trasione posso andare veloce anche sotto la pioggia “. Purtroppo anche questo fa’ parte del “gioco” che ci gira intorno ogni di’ per gli asfaltati fiumi.

  • No name |

    L’unico commento onesto è che questa storia dimostra la mediatizzazione opportunistica del problema sicurezza. Precisato che, al 90%, si tratta di un test raffazzonato in cui è andato in tilt il sistema di teleguida e controllo a distanza del veicolo, mi si permetta di notare che se sul cofano della S60 incidentata ci fosse stato il marchio Toyota, la notizia avrebbe aperto i TG.
    È comunque un episodio imbarazzante per Volvo ed è ancora più grave che non giunga una spiegazione ufficiale.
    Quanto ai rischi di questi dispositivi, diciamolo una volta per tutte: si tratta di “assistenze” alla guida, quindi non è un gioco lessicale valutarle come complementari alla vigilanza e reale guida manuale del conducente. Non sono (e non è al momento possibile pensarlo) sistemi di guida automatica, come avviene peraltro solo su navi e aerei, dove gli spazi liberi sono radicalmente differenti.
    Quindi: ben venga un sistema ausiliario che mi aiuti a guidare ad alta velocità o con scarsa visibilità. Ma che giammai passi l’idea che il dispositivo sostituisca la mia attività di guidatore, tant’è che il sistema Volvo interviene dapprima con un allarme e solo dopo, in mancanza di reazioni, interviene autonomamente.

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