Oggi che il Giro d'Italia tocca la loro cittadina (evento storico) me li immagino impettiti nelle loro divise con un occhio alle telecamere della Rai e indaffaratissimi per tenere a bada il traffico. Ma qualche giorno fa i vigili di Bitonto (grosso centro non distante da Bari) sono finiti all'attenzione pubblica per tutt'altro: qualcuno ha fotografato (http://www.bitontolive.it/news/news.aspx?idnews=4029) una loro vettura di servizio allegramente parcheggiata ad ostruire uno scivolo per disabili, senza che fosse in atto alcuna emergenza.
Raccolgo la notizia non perché oggi il Giro passa da Bitonto e nemmeno perché sia così speciale: al cattivo esempio delle forze dell'ordine siamo abituati (così come lo eravamo già nel '96, anno in cui scattai una foto analoga a un'auto dei vigili di Caltanissetta). E non solo per questioni di parcheggio: basta ricordare il fatto che non usano quasi mai le cinture (zittendo i cicalini delle loro auto più recenti con gli stessi trucchi usati dagli automobilisti peggiori).
L'ultimo episodio l'ho visto domenica scorsa a Bari, alle quattro del pomeriggio. Due moticiclisti in divisa tornavano tranquillamente verso il comando, passeggiando a 60-70 all'ora in tangenziale. Al semaforo subito dopo l'uscita, senza che apparentemente arrivasse loro alcuna comunicazione di emergenza, sono bellamente passati col rosso. Che cosa credete abbiano pensato i cinque-sei guidatori che hanno assistito alla scena? Ve lo dico io: nella migliore delle ipotesi, hanno pensato che i semafori in orari morti come quello non servono a nulla. E invece l'esperienza insegna che gli incidenti più pericolosi accadono proprio in queste circostanze. Ma non ditelo ai vigili.