Inchiodati a 80 all’ora perché manca un collaudo. Una storia siciliana, ma non solo

Finalmente c’è una risposta: l’assurdo limite di 80 all’ora nelle moderne gallerie della nuovissima autostrada Catania-Siracusa è dovuto al fatto che mancano alcuni collaudi definitivi. Proprio come succede di solito, tanto che lo avevo ipotizzato già qualche settimana fa, rispondendo ad alcuni di voi che mi chiedevano lumi su questo paradosso. Avevo promesso loro che mi sarei informato, ma i colleghi di “Quattroruote” sono stati più veloci di me e del collaboratore siciliano cui avevo chiesto d’indagare e hanno pubblicato la notizia sul numero di marzo. Complimenti a loro e scuse ai miei lettori.

Aldilà di questo, va notato che non è la prima volta che un’autostrada viene aperta senza collaudi. Giusto in Sicilia aveva fatto rumore l’apertura del completamento della Palermo-Messina. E quattro anni fa avevo tirato fuori il caso del tratto di Autosole presso Sasso Marconi, sul primo Appennino a sud di Bologna. Altri casi si potrebbero citare. Temo che spesso incida non solo la necessità di smaltire meglio il traffico: c’è anche la smania di inaugurazioni che colpisce indistintamente i politici. Della serie: tagliamo il nastro davanti alle telecamere e poi si vedrà.

  • andrea105 |

    sulla CT – SR di recente ho visto una pattuglia della stradale, piazzata con l´autovelox poco fuori da una delle gallerie, dove il limite e´ancora 80kmh;
    quindi i controlli li fanno…

  • anonimo |

    Ma come si può fare opposizione ai tagliatori dei nastri, se poi rischi di non lavorare più???

  • anonimo |

    Credo che i limiti di velocità ridotti rappresentano una giusta misura cautelativa, in attesa dei collaudi che possono durare anche diversi anni. L’Italia ha pagato notevolmente il gap infrastrutturale e noi italiani non possiamo anche attendere un quanto mai lontano certificato di collaudo: meglio aprire le tratte, e sopportare il taglio del nastro, e prenderne possesso. Occorrerebbe, invece, rivedere le norme che regolano le attività dei collaudatori (nomine, pagamenti ed i rispettivi limiti) e dire seriamente “se non mi consegni il certificato entro tre mesi dall’apertura di una strada, te ne vai!!!!). Spesso ci sono ingegneri che hanno decine di incarichi di questa portata (professori universitari, vecchi dirigenti di aziende statali, ecc.) che attirano verso di se molteplici incarichi e poi li sparpagliano qua e la a collaboratori sparsi in tutta Italia tanto da polverizzare gli stessi affidamenti e rendere difficile la composizione di un certificato di collaudo che tarda sempre ad arrivare. Diamo spazio ai giovani (ma mai agli stessi)… e le cose andranno meglio!
    [Risponde Maurizio Caprino] Guardiamoci metaforicamente negli occhi: quei limiti li rispettano in pochi e la differenza di velocità tra trasgressori e rispettosi crea pericoli supplementari. Lo sappiamo benissimo entrambi.

  • roccoit |

    Buongiorno,
    Sono un utente dell’autostrada in oggetto, in quanto pendolare, e la percorro due volte al giorno. Caro Sig. Caprino, è vero che l’ autostrada è stata “inaugurata” ed aperta in tutta fretta, è anche vero che, prima che cedesse il ponte sul Simeto, per fare 50 km. si impiegavano 90 minuti ( nel periodo balneare anche 2 ore ( se si era fortunati ) e dopo la chiusura del ponte almeno tre ore su strade interne pericolosissime. Io sono uno di quelli che rischia di farsi tamponare poichè rispetto i limiti, ma molti di quelli che non li rispettano sono tratti in inganno vuoi da una notiziaa apparsa sulla stampa locale che il limite sarebbe stato tolto in Febbraio, vuoi perchè i cartelloni luminosi non riportano più il limite di 80. Poi ci sono i pazzi che vanno a 200 ma per loro è normale.
    Mi auguro che i collaudi siano effettuati quanto prima e, decaduto il limite, quel tratto autostradale tanto atteso sia sottoposto costantemente al controllo della velocità
    Distinti saluti

  • andrea105 |

    nelle gallerie della CT-SR ci sono numerosi pannelli “a messaggio variabile”, che normalmente riportano frasi amene, tipo “allacciare le cinture di sicurezza”, solo saltuariamente e solo alcuni, riportano la dicitura “velocità controllata elettronicamente”;
    questo tipo di “imboscata”, fa ritenere che il limite degli 80 km /h, se anche dipende da un mancato collaudo, consente di fare cassa con le multe…
    [risponde Maurizio Caprino] No, credo che quello sia più uno spauracchio. Secondo me, i pannelli andrebbero usati per illustrare l’effettivo pericolo, come spiego nella risposta al commento precedente.

  Post Precedente
Post Successivo