Il 25 novembre, in questa stessa sezione, vi diedi notizia della sentenza di Cassazione che dava ragione a un automobilista che aveva ucciso un pedone sbucato all'improvviso di notte su una strada di scorrimento. Era lo stesso periodo in cui l'Aci proponeva di proteggere i pedoni con "metodo inglese", cioè imponendo di dare loro la precedenza anche quando una persona si avvicina a bordo del marciapiede e menifesta l'intenzione di attraversare. Ne seguirono le solite polemiche, data l'indisciplina anche dei pedoni, che rischierebbe di far impazzire i guidatori più scrupolosi. I più tirarono un sospiro di sollievo nel vedere che non se ne stava parlando più, ma attenzione: grazie all'amico Francesco Matera, ho scovato una sentenza recente della Cassazione (la 20949/09), in cui la terza sezione civile utilizza – tra le altre cose – il principio secondo cui vicino alle strisce occorre essere sempre fermarsi quando si vede "un pedone che tenga un comportamento che in qualche modo lasci presumere che stia per avvalersi delle strisce pedonali per l'attraversamento". Di conseguenza, "è inaccettabile pensare che prima di attraversare sulle strisce il pedone debba accertarsi che i veicoli sopraggiungenti mostrino segni di rallentamento" e che se non lo fa non se ne può concludere che la colpa sia anche dello stesso pedone. Quindi, chi guida ha "l'obbligo di presumere che…(sulle strisce pedonali)…un pedone possa in ogni momento attraversare".
Tutto ciò non contrasta con la prima sentenza che vi citavo, perché in quel caso non eravamo sulle strisce, ma in una situazione dove era davvero difficile pensare che si sarebbe improvvisamente materializzato un pedone davanti al veicolo. Qui no: siamo sulle strisce e il pedone può attraversare pure distrattamente, tenendo la testa bassa.
Ma i due casi si tengono insieme: non di rado anche la presenza delle strisce è imprevedibile, causa scolorimento, errato posizionamento o – semplicemente – disabitudine del conducente a rispettare le strisce (alzi la mano chi le ritiene sacre, siamo in Italia!). Quindi occorre comunque fare molta attenzione.