Non solo multe: la Ue forse punterà anche su cruise control e soccorsi migliori

Non solo velocità, alcol, droga, cinture e seggiolini. La strategia europea contro gli incidenti potrebbe allargarsi nel prossimo decennio e comprendere anche fattori diversi da questi, che hanno dominato le politiche 2001-2010. Che hanno perlopiù fallito l'obiettivo di dimezzare i morti a fine periodo rispetto all'inizio. Complice il vuoto dovuto all'avvicendamento tra vecchia e nuova Commissione Ue, i nuovi obiettivi (che dovrebbero arrivare al 2020) non sono stati fissati, ma l'organo tecnico Etsc le sue proposte le ha già ufficializzate per sommi capi (http://www.etsc.eu/documents/14%2001%202010%20PR%20ETSL%20Target%20Setting%20final_embargoed.pdf).

Come leggete, si parla di nuovi strumenti per affiancare i vecchi, puntando sulle tecnologie non solo per multare ma anche per aiutare i conducenti. Si fa l'esempio dei regolatori di velocità attivi (che peraltro non sono usciti male da un test recente della rivista tedesca "Auto Motor und Sport" http://www.auto-motor-und-sport.de/testbericht/ , tranne il Ford che però soffriva del fatto di non essere abbinato al cambio automatico) e dei sistemi che danno automaticamente l'allarme dopo un incidente. Sì, perché l'Etsc in autunno ha fatto notare che non pochi morti potrebbero restare solo feriti gravi se i soccorsi fossero tempestivi. Che ne pensano i nostri politici, che in materia di sanità intervengono perlopiù per piazzare primari e assumere frotte di ausiliari?

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  • Giorgio Marcon |

    Comunque il problema non si risolverebbe del tutto: io il test del riflessometro lo faccio prima di guidare, ma è ovvio che dopo dieci ore di fila al volante sarò cotto…
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    Attualmentei problemi si sono amplificati, causa la poca conoscenza, l’uso dell’etilometro, sta mietendo molte “vittime” per aver bevuto un sol bicchiere di vino, gli stessi medici “beccati” son rimasti allibiti, anche del risultato. L’utilizzo dell’etilometro, viene effettuato a volte in modo distorto dalle prescrizioni del manuale. Il 19 marzo, farò vedere un filmato, che dimostrerà questo (filmato coinvolto un ministro).
    Per quanto riguarda dopo 10 ore di guida, non è un problema, per ora non posso divulgare di più, c’è una trattazione con una casa costruttrice di auto.
    Giorgio Marcon

  • Giorgio Marcon |

    Vedi Caro Maurizio,
    l’innovazione alla sicurezza è il nostro primario obbiettivo. Con il riflessometro, potrai rilevare non solo chi è ubriaco, chi assume droghe, ecc., ma tutte le persone, che al momento decidono di mettersi alla guida, fanno il test, e in riferimento al risultato del test, ti da l’idoneità psicofisica, la tua auto, potrà andare alla velocità prestabilita in funzione al risultato del test, fino a non accendere l’automobile.
    Con questo metodo, hai pure la possibilità di non invadere la privacy, per chi ha assunto qualsiasi sostanza doppante o pscotica.
    Immaginiamo quanti morti e incidenti possiamo diminuire.
    Il 19 marzo 2010, in provincia di Vicenza, davanti a molte personalità e stampa Nazionale, verrà dimostrato il suo utilizzo e i risultati che si otterranno.
    Giorgio Marcon
    [risponde Maurizio Caprino] Ma ci vuole una legge (la prova dei riflessi oggi è requisito solo per ottenere le patenti superiori, dalla C in su). Inoltre, usare il riflessometro per dedurre l’ebbrezza è una forzatura: posso essere lento di riflessi anche senza aver bevuto. Che si fa allora? Stabiliamo che chiunque si debba mettere alla guida faccia il suo test su riflessometro montato fisso sul veicolo, che non dà il consenso all’avviamento? Io ci sto, ma occorre fissare un parametro-limite per legge ed essere consapevoli non solo che così pure chi è stanco resta a piedi, ma che occorre dimostrare scientificamente l’assoluta infallibilità del riflessometro. Comunque il problema non si risolverebbe del tutto: io il test del riflessometro lo faccio prima di guidare, ma è ovvio che dopo dieci ore di fila al volante sarò cotto…

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