Furia francese e ritirata spagnola, si dice dalle mie parti. Appena il Ddl sicurezza stradale muove un passo, solerti addetti stampa di politici sono pronti a segnalarlo ai giornali e – data anche l'esagerazione contenuta in qualche proposta – vai con i titoloni. Anche quando quella proposta è palesemente tra quelle destinate a essere bocciate durante i passaggi cruciali del provvedimento. Silenzio assoluto, invece, quando l'iter viene rinviato. E allora v'informo che, dopo lo slittamento di questa settimana (ve ne ho scritto l'altro giorno), ce ne sarà un altro: nel calendario del Senato, non è prevista alcuna discussione nemmeno per la prossima settimana. Si preferirà procedere con riunioni informali.
Siamo tutti curiosi di capire quali frutti porterà l'accordo politico che prima o poi si troverà in queste riunioni. Per essere più chiari, si vedrà quali punti del testo attualmente in discussione spariranno, quali altri spunteranno dal nulla e quali altri ancora cambieranno volto. In ogni caso, c'è già una quasi-certezza: tra tempi parlamentari e tempi tecnici, la norma non potrà entrare in vigore prima di inizio primavera. Niente male per una cosa che veniva data per certa entro inizio autunno.