Nelle ultime settimane, mi sono trovato per due volte a schivare auto che dalla rampa di uno svincolo di tangenziale si sono trovate all'improvviso al centro della carreggiata della tangenziale stessa. La velocità non c'entra: ho seguito tutte le sequenze e vi garantisco che non c'era nulla di neanche lontanamente pericoloso. E allora perché mi hanno fatto rischiare due incidenti?
Semplice: quelle auto venivano da rampe di tangenziale disegnate in modo particolare, che perlopiù stringono il proprio raggio proprio in uscita, quando è il momento di accelerare. Se frequenti un corso di guida sicura fatto bene, hai qualche probabilità in più di riconoscerle e certamente sai come affrontarle. Idem se sei un appassionato davvero preparato. Ma queste sono categorie assai sparute. La stragrande maggioranza dei guidatori non ha idea di queste cose. Si dice che la prudenza venga in soccorso, ma qui si dimostra che non sempre basta: le auto che mi sono trovato in mezzo alla carreggiata erano guidate da persone che, in nome della prudenza, non fanno mai manovre decise, nemmeno quando servono. E purtroppo sulle strade italiane servono: l'abusivismo edilizio e la conformazione prettamente montagnosa del nostro territorio hanno fatto in modo che molte curve abbiano un andamento irregolare, che le richiede. Tanto più ora che le dimensioni medie delle vetture sono cresciute al punto che in certi svincoli ci si sta a malapena.
Questo a scuola guida nessuno te lo insegna, anche perché è lontano dalla verità ufficiale sulla quale sono tarati i quiz dell'esame per la patente: in quella verità, tutte le curve sono disegnate e costruite a norma e gli unici imprevisti possono venire da eventi sfortunato come una perdita d'olio da un veicolo che precede. Così continuiamo a sentire che il modo migliore per non fare incidenti è guidare come lumache. Invece la realtà è un'altra cosa e pochi sono attrezzati per affrontarla.