Comuni/1 – Anche loro parlano di sicurezza stradale. Chiediamoci perché

"Bisogna coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati per fare sinergia a favore della sicurezza stradale". Quante volte avete già sentito frasi come questa? Evidentemente non abbastanza, se è vero che ora ne parla anche l'Anci. Sì, l'associazione dei Comuni. Quelli che spesso si rendono famosi per voler fare cassa con le infrazioni stradali anziché prevenirle. E quelli che, forse più spesso, non vogliono far cassa ma organizzano i controlli solo se hanno la certezza che gli introiti delle multe ne copriranno i costi (quindi non vogliono investire su questo aspetto della sicurezza che ancora resta importante). Forse c'è qualcosa che non quadra, quindi.

E allora cerchiamo di capire. Di solito, chi parla di sinergie non lo fa completamente in buona fede. Tra gli addetti ai lavori, l'impressione è che dietro l'appello alle sinergie ci sia la volontà di candidarsi a coordinatori di tutti i soggetti che si occupano di sicurezza stradale e quindi essere egemoni nel settore (e sui flussi di denaro che vi si muovono attorno). Questo non è illecito e anzi è necessario, ma ciascun candidato si faccia un esame di coscienza.

Nel caso dei Comuni, però, si può leggere anche un'altra possibile manovra: ponendosi in testa al gruppo, si svia il discorso dalla modifica al Codice della strada in discussione al Senato, secondo cui i proventi delle multe irrogate dai vigili andranno agli enti proprietari delle strade e non più all'ente di appartenenza del vigile. Una modifica vista come la peste dai Comuni, specie da quelli che non hanno strade importanti da gestire. Oppure potrebbe essere una mossa per recuperare come capofila della sicurezza un po' dei soldi che si perderebbero con le nuove regole di destinazione dei proventi delle multe. Vedremo come finirà.

  • giancar |

    i comuni con le loro polizie locali fanno circa il 70% dell’intero controllo stradale sul territorio.
    Se lo fanno bene o male questo è da vedere, di certo se mollano i comuni crolla l’intero sistema.
    Non trovo nulla di strano che chi fa i controlli poi possa usufruire degli introiti contravvenzionali.
    Questo è quello che ha stabilito il nuovo codice della strada che ha spostato la spettanza degli introiti su chi fa il controllo e non sul proprietario della strada come era prima con il codice del 59.
    Anche i comuni più virtuosi e più sensibili alla sicurezza stradale dovrebbero ormai smettere i controlli, dati i tagli dei trasferimenti che hanno subito, se gli introiti non gli permettono almeno di pagare il costo del servizio.
    Non credo che mancherà più molto visto che il sistema sanzionatorio con i suoi enormi buchi ormai vede come pagatori solo pochi cittadini probi e volenterosi, gli altri hanno mille sistemi per sottrarsi.

  • Paolo |

    Buongiorno.
    Come ho scritto altre volte la sicurezza stradale ai comuni non interessa, e non è difficile capirne il motivo. A livello comunale l’impegno per la sicurezza stradale non sposta voti, non rientra fra le richieste che i cittadini rivolgono, direttamente o indirettamente, alle amministrazioni comunali. Quasi tutti i cittadini chiedono ai comuni servizi gratuiti, i cui costi quindi dovranno ricadere su soggetti diversi dai fruitori, e soldi a vario titolo come contributo per l’organizzazione di qualsiasi cosa. A questo punto la sicurezza stradale è utile solo come pretesto per fare multe con apparecchi automatici e incassare denaro che sarà poi speso per quello che i cittadini chiedono.
    I pochi comuni che si preoccupano veramente della sicurezza stradale spesso non fanno niente perché hanno paura che i costi dei controlli non siano coperti dagli introiti delle multe. Se si accettasse questo principio bisognerebbe rinunciare a perseguire gli autori di tutti gli illeciti punibili con pene non pecuniarie, compreso l’omicidio.
    A mio parere questi comportamenti biasimevoli dei comuni derivano da un errore grave del legislatore, ossia aver attribuito ai comuni compiti di controllo legati alla sicurezza stradale. Questi compiti portano certamente un beneficio per la società, ma si tratta di un beneficio diffuso, non percepibile a livello locale. I controlli sulle strade dovrebbero essere affidati esclusivamente alla polizia stradale, ovviamente potenziandone gli organici, e sarebbe anche auspicabile eliminare le sanzioni pecuniarie sostituendole con sospensioni della patente, anche attraverso il meccanismo dei punti. Fra l’altro in questo modo non ci sarebbero differenze fra “ricchi” e “poveri”, i punti sulla patente sono uguali per tutti.
    Un saluto.

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