Milano, via Monte Rosa, sede del Sole-24 Ore: sulle vetrate all'ingresso ci sono appesi fogli che avvisano chi parcheggia bici, motorini e scooter sul marciapiede che a breve riprenderanno i controlli (e le multe dei vigili). Roma, via Teulada, sede di molti programmi Rai: da decenni vige l'intesa tacita secondo cui chi per primo vede arrivare vigili in zona deve avvisare i colleghi, perché in quella zona (sprovvista di metropolitana sebbene nevralgica) è praticamente impossibile trovare un parcheggio regolare (e spesso chi lavora alla Rai ha orari che mal si conciliano con le frequenze dei mezzi pubblici). Bari, centro città: solo da pochi giorni – e dopo polemiche sui giornali – gli ausiliari del traffico hanno cominciato a multare i veicoli in doppia fila in corrispondenza delle strisce blu, tanto che l'edizione locale di "Repubblica" inizialmente aveva quasi lasciato intendere che fosse cambiata una legge (e invece è da tempo che si sa che gli ausiliari hanno questo potere, che evidentemente a Bari si era scelto di non esercitare).
Tre esempi di questi giorni che ci dicono come in tutta Italia la conformazione e gli scarsi servizi delle nostre città portano tutti a compromessi con le regole. Da Nord a Sud.