Le campagne d'informazione fatte dalle aziende del settore sono iniziate come al solito per tempo: bisogna montare le gomme invernali (almeno se si abita in zone dove è frequente trovarsi sul bagnato a temperature sotto i 7 gradi) o mettere nel bagagliaio le catene (se si vive in zone miti e si confida che tali restino anche nei prossimi mesi, nonostante il clima sia diventato più imprevedibile del solito).
Ma ora iniziano anche gli obblighi: come ormai consueto, il 15 novembre scattano i piani neve, che fino al 15 marzo impongono catene o gomme invernali sui tratti più a rischio di nevicate (quelli in cui in caso di necessità scattano i vari gradi d'allarme, con filtraggio dei veicoli in transito da parte della Stradale). L'obbligo è continuo: vale anche quando splende il sole.
Altra operazione compresa nei piani neve è l'apertura permanente di alcuni varchi nei guard-rail, per facilitare le inversioni di marcia degli spazzaneve. Questo è il motivo per cui da domenica prossima vedrete rifiorire misteriosi cartelli di limite a 80 all'ora ristretto a poche centinaia di metri. Chiariamo: il limite non è dovuto alle inversioni (quando avvengono c'è sempre una pattuglia di agenti o di ausiliari che vi fa rallentare a ben meno di 80), ma al rischio che anche quando c'è il sole dal varco sbuchi un altro veicolo che vi si è infilato, magari anche come conseguenza di una sbandata. Mi direte che siamo andati avanti per decenni con questo rischio, perché i gestori autostradali hanno chiuso i varchi solo negli anni più recenti. Vero, ma è anche vero che per decenni la gente è morta per questo. Stiamo attenti, dunque.