Oggi tutti i responsabili di viabilità e sicurezza – dal ministro Matteoli in giù – hanno fatto a Roma una mega-conferenza stampa di bilancio degli esodi estivi. I numeri diffusi sono molto positivi, sia sulle code sia sugli incidenti (Scarica COMUNICATO STAMPA conferenza fine esodo generale – ok). Negli ultimissimi mesi non ho viaggiato abbastanza sulla rete autostradale per confutare queste cifre e, d'altra parte, non ho ricevuto grandi segnalazioni sull'argomento e quindi prendiamo atto con soddisfazione di questi dati. Peraltro, vedo che le sale operative dell'Anas sono finalmente in grado di dare informazioni sensate e tempestive sui pannelli a messaggio variabile delle superstrade, alcuni dei quali furono messi per vent'anni fa per Italia 90 ed erano di fatto rimasti inutilizzati: miracoli delle telecamere e dei sensori che finalmente anche l'Anas ha installato sulla propria rete (e sta continuando a farlo).
Il dato più significativo sembra proprio la riduzione delle code: la gente s'informa di più prima di partire e le notizie sono più aggiornate di prima. Ciò fa però emergere due problemi che prima erano in secondo piano:
– manca una rete di radio in grado di veicolare a livello locale le notizie che ora anche l'Anas ha (Onda Verde parla solo della viabilità principale e le poche iniziative locali finora intraprese con radio private sono perlopiù concentrate su strade già coperte proprio da Onda Verde);
– noi guidatori ancora non capiamo che quando c'è un cantiere che restringe la carreggiata dovremmo darci la regola di passare alternandoci (uno dalla corsia di destra e uno da quella di sinistra), unico sistema per passare tutti il più presto possibile, invece di scannarci per infilarci noi nella corsia unica (cosa che non è solo una prevaricazione, ma anche un tappo per i chilometri di veicoli che abbiamo dietro).