Ricordate i "misteriosi" cartelli di limite a 80 all'ora che da autunno a primavera spuntano in autostrada? Sono un modo del tutto formale (chi li rispetta?) con cui i gestori si cautelano nel periodo in cui devono lasciare aperti alcuni varchi nello spartitraffico, per agevolare gli spazzaneve. Quando poi non si riesce a chiudere un varco, il limite rimane persino in estate (è successo quest'anno su due varchi dell'A14 a pochissimi chilometri dall'uscita di Bari Nord): il gestore teme che qualcuno faccia inversione o sbandi proprio all'altezza del "buco", invadendo l'altra carreggiata con conseguenze disastrose. Chissà se all'Anas lo sanno: su buona parte delle loro superstrade i varchi non sono mai stati chiusi, né d'inverno né d'estate, eppure non li hanno "protetti" con alcun limite. Il risultato è che sulle extraurbane principali si può passare a 110, laddove in autostrada sarebbero consentiti solo gli 80…
P.S.: in ogni caso, l'Anas non fa nulla di diverso rispetto a quello che hanno fatto per decenni la società Autostrade (sia quando era Iri sia nei primi anni post-privatizzazione coi Benetton) o gli altri gestori autostradali.