Su www.ricorsitutor.it campeggia dal 5 aprile la notizia di un ricorso vinto contro una multa presa col Tutor perché il sistema non sarebbe tarato. La cosa, ovviamente, è stata ripresa e fatta propria anche da miei colleghi, politici e difensori dei consumatori. Ma, tanto per cambiare, è una bufala.
Prima di tutto perché il Tutor è tarato (come prescrive non il suo decreto di omologazione ma il suo manuale d'uso, che però non è a disposizione di noi comuni mortali, ci vorrebbe più trasparenza): nel caso cui si riferisce la sentenza ora sbandierata, è semplicemente successo che la Stradale non è riuscita a portare davanti al giudice il certificato di taratura, che comunque esiste (capite adesso perché spengono gli apparecchi in modo da non fare troppe multe? non riescono a seguire il contenzioso, anche se stanno roirganizzando gli uffici proprio in virtù dell'estensione del Tutor).
Seconda cosa, sostanziale: l'unica taratura richiesta per il Tutor riguardo alla misurazione della velocità media è che gli orologi posti sui singoli portali siano tutti sincronizzati (ed è difficilissimo che si starino, perché sono digitali e collegati via satellite), visto che le spire sono fissate nell'asfalto e di lì non si muovono (le impercettibili variazioni dovute alle escursioni di temperatura sono assolutamente irrilevanti, tanto più sulla velocità media, che si calcola su una base di chilometri).