La prossima sarà forse la settimana della verità. Il maxi-Ddl sicurezza stradale, dopo varie frenate e accelerazioni (delle ultime vi ho scritto in questa stessa sezione del blog dal 15 maggio al 1° giugno), riapproderà in commissione Trasporti della Camera, che stavolta avrà direttamente potere deliberante. Si affilano quindi le armi, per poter sparare emendamenti e controemendamenti in questa sede, che appare decisiva perché sembra che poi il Governo voglia porre la fiducia nei passaggi parlamentari successivi, in modo da far diventare il testo una legge in vigore in tempi brevi (ci sono pur sempre da sfruttare i polpettoni mediatici sull'esodo estivo).
Tra le tante cose per ora incluse nel pacchetto, ci sono anche nuove risorse contro le stragi del sabato sera. In particolare, viene rimodulato il Fondo contro l'incidentalità notturna alimentato dalle multe supplementari previste due anni fa dal decreto Bianchi per certe infrazioni commesse in certe ore e introdotto dallo stesso decreto (ma nella pratica il Fondo non esiste ancora e quindi le multe supplementari non sono mai state comminate, salvo che da qualche Ente locale che ha disinvoltamente ignorato lo stop comunicato a suo tempo dal ministero dell'Interno). Il Ddl dovrebbe rimodulare sia le sanzioni supplementari sia il fuinzionamento del Fondo.
Sotto quest'ultimo aspetto, potrebbe passare la destinazione dell'1 per cento del totale annuo del Fondo al "finanziamento delle attività di ricerca e sperimentazione nel settore degli strumenti e dispositivi volti a contrastare la guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti". Tra le sperimentazioni più avanzate, c'è quella di Angel, il sofisticato dispositivo dell'Università di Ferrara che (ve ne ho scritto più volte nell'estate-autunno 2007) misura il tasso alcolemico del guidatore appena sale a bordo e impedisce l'avviamento il motore se rileva un valore oltre il limite consentito (quindi, una volta messo in funzione Angel, occorrerà evitare di modificare i limiti, altrimenti si dovrebbero portare tutti i veicoli a far aggiornare il sistema).
Il professor Gianfranco Azzena, che segue il progetto Angel, mi dice che la sperimentazione sta comunque andando avanti e il sistema si sta rivelando più che affidabile e pochi giorni fa è stato esposto a Napoli un prototipo montato su una Fiat Bravo (le prime prove sono invece state svolte su una fuoristrada giapponese), allestito nell'ambito del Polo della Qualità partenopeo in collaborazione col centro ricerche Elasis del gruppo Fiat. Vi segnalo comunque che aziende leader internazionali nel settore degli etilometri stanno anche loro conducendo sperimentazioni senza mostrare altrettanto ottimismo e quindi continuano a puntare su dispositivi più semplici (che si azionano solo se il conducente li attiva e se li mette vicino alla bocca, mentre Angel funziona in modo del tutto autonomo e distingue l'alito del guidatore da quello del passeggeri). Staremo a vedere.