Di solito mi piacciono poco le campagne dei politici in difesa degli automobilisti: sanno spesso di garantismo peloso, che poco giova alla sicurezza stradale. Questa dell'Italia dei Valori (Scarica AUTOVELOX CIVETTA. I COMUNI CONTINUANO CON QUESTA PRASSI ILLEGITTIMA, però, ve la segnalo perché dimostra quello che vi ho già scritto ripetutamente sul fatto che alcuni Comuni mandano i vigili a nascondere gli autovelox, in barba al decreto Bianchi che da due anni impone di renderli visibili.
Sapete pure che io in certi casi continuerei a nasconderli, ma da quello che ci documenta Giovanni D'Agata dell'Idv su uno svincolo della superstrada 101 (l'asse Lecce-Leuca) si vede chiaramente che il Comune di Gallipoli (in questi giorni nella bufera per un presunto scandalo elettorale legato ai rifiuti) voleva fare cassa e non sicurezza: ha mandato i vigili a imboscarsi (peraltro parcheggiando l'auto di servizio in modo pericoloso) in corrispondenza di una curva dove – se non ricordo male – il limite è di 50 all'ora. Il problema non è tanto il limite, perché la strada è sì a doppia carreggiata ma quella curva è stretta, in discesa, vicina a uno svincolo da cui non è facile uscire e poco distante da un ulteriore svincolo. Il problema è che, vista la serie di pericoli, proprio lì l'autovelox andrebbe ben mostrato perché quello è un punto dove la prevenzione è la prima cosa da fare (nel senso che occorre assicurarsi prioritariamente che la gente rallenti, cosa impossibile imboscandosi, soprattutto ora che ci sono i turisti, ignari sia dei pericoli sia dell'autovelox).
Vi riporto inoltre il racconto di D'Agata sul comportamento dei vigili: mi auguro che il comandante smentisca i fatti descritti, altrimenti la questione è grave anche sotto il profilo della correttezza personale degli agenti.Scarica Dichiarazione per VVUU DI GALLIPOLI