A febbraio qualche deputato aveva fatto squillare le fanfare sui giornali. Il concetto era che, con il giro di vite contenuto nel Ddl sulla sicurezza stradale che stavano cominciando a discutere in commissione Trasporti (discussione poi chiusa due settimane fa tra altri squilli di fanfare e titoloni di tutti i giornali), si sarebbero risparmiati costi sociali (per morti e feriti) per 9 miliardi. Ma l’altro giorno, la commissione Finanze ha ribaltato lo scenario: ha chiesto al Governo un mare di chiarimenti sui costi di molte misure contenute nel Ddl, di fatto falcidiandolo. Questione di punti di vista: quello della riduzione dei costi sociali richiede investimenti e spese in genere, che pesano subito sul bilancio dello Stato. E la commissione Finanze si deve preoccupare che per tutto questo ci sia copertura finanziaria, per non fare altro deficit. Insomma, un rompicapo. Che per ora porta a un ritardo nell’approvazione del Ddl. Tra qualche settimana potrebbe causarne anche ridimensionamento. Alla faccia dei titoloni.
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