Lo sappiamo tutti: molti appalti sono più o meno truccati e ormai nemmeno ci facciamo più caso. Infatti, la settimana scorsa sono finiti in galera imprenditori sia in Calabria sia nel Salernitano e le relative notizie non sono certo finite in prima pagina, nonostante riguardassero i lavori sulla Salerno-Reggio, che di solito riscuotono grande attenzione da parte della stampa. Faccio notare che, secondo le accuse, in entrambi i casi le imprese avrebbero risparmiato a scapito della sicurezza stradale, ma nessuno si è indignato.
Sembra passato un secolo da quando (2002-2003) la magistratura calabrese portò a imporre i 60 orari sul tratto appena ammodernato a nord di Cosenza perché l'asfalto era carente. Ma i problemi restano gli stessi. E non solo sulla Salerno-Reggio.
Ma oggi l'attenzione di stampa e opinione pubblica è molto più attirata da altri appalti truccati: quelli per i controlli automatici su chi passa col rosso. Mi riferisco al presunto scandalo del T-Red, che in fondo – visto che stanno cadendo i dubbi sulla correttezza di funzionamento dell'apparecchio – rischia di ridursi anch'essa a una "banale" storia di appalti truccati. E, paradossalmente, un po' di sicurezza i T-Red l'hanno pur fatta.