Sapete che spesso smentisco i luoghi comuni sull'eccessivo zelo delle forze dell'ordine, scrivendo di agenti del traffico che – per mancanza di tempo o per evitare contenziosi – sono più inclini a girarsi dall'altra parte quando vedon infrazioni "difficili" o multiple. Oggi faccio un'eccezione, raccontandomi una cosa che mi hanno appena segnalato sul sito di Giustizia Giusta: a Viterbo, un vigile avrebbe multato un automobilista che ha lasciato la vettura in sosta senza chiuderla a chiave. Sapevate che si può essere puniti anche per questo? Ma secondo me in questi casi la vera sanzione è un'altra.
Dunque, tra le tante cose che prescrive l'articolo 158 del Codice della strada a proposito della sosta, c'è anche l'uso di tutte le cautele necessarie sia per evitare incidenti sia per impedire un uso del veicolo contro il proprio consenso. Anche quest'ultima cautela, alla fine, c'entra con la sicurezza: pensate a un ragazzo che non sa guidare o a un ladro in fuga, che potrebbero sentirsi "invitati" a prendere un'auto lasciata aperta. Quindi, per quanto sconosciuta, la norma ha un suo fondamento.
Quello che stupisce è che un vigile si sia preso la briga di accertare se l'auto era chiuso, tanto più che oggi non sono pochi i modelli su cui è difficile accorgersene (sugli sportelli non ci sono più i bei pomellini di una volta). Quindi penso che si sia verificata qualche circostanza particolare: da un tentativo di furto sventato dal vigile a un diverbio tra questi e l'automobilista, sfociato in una multa pretestuosa.
In ogni caso, il problema non è la multa in sé, che è di 37 euro. La vera sanzione è quella in caso di furto: la compagnia assicuratrice, se riesce a dimostrare che l'auto era chiusa a chiave, non risarcisce il danno…