Internet è una bella cosa, perché dà tanta libertà di informazione e di espressione. Ma anche tanta libertà di diffondere bufale, purtroppo. Così, in questi giorni sta circolando per l'ennesima volta una mail che mette in guardia tutti i patentati: per ottenere l'accredito dei punti sulla licenza di guida dopo un biennio di "buona condotta", occorrerebbe telefonare alla Motorizzazione. Data la cronica inefficienza della burocrazia italiana, si è anche portati a crederci. E invece no: io la banca dati sulla patente a punti l'ho vista nascere con i miei occhi e garantisco personalmente che gli accrediti sono assolutamente automatici, nonché immediati. Certo, in mezzo a milioni di pratiche qualche errore può sempre scapparci, ma sinora, in oltre cinque anni e mezzo di funzionamento del sistema, non ne ho visto nemmeno uno. I problemi organizzativi legati alla patente a punti sono altrove.
Infatti, il ruolo della Motorizzazione è limitato al prendere atto delle decurtazioni da effettuare nei confronti dei trasgressori che vengono segnalati dalle forze dell'ordine quando l'iter conseguente a un'infrazione si chiude. I problemi stanno proprio in questo iter, macchinoso e inefficiente: gli uffici verbali delle forze dell'ordine faticano non poco a seguirlo, specie quando c'è di mezzo un ricorso al giudice di pace (non c'è alcun collegamento tra uffici, per cui l'uno non sa a che punto è arrivato l'altro e deve ricordarsi di chiedere informazioni ogni tanto). In alcuni casi, poi, ci sono corpi di Polizia municipale che trasmettono le segnalazioni alla Motorizzazione con mesi di ritardo, sia per carenze di personale sia per problemi – anche in questo caso – nei collegamenti.