In quelle poche redazioni dove ci sono ancora i soldi per mandare i giornalisti in giro anche se non ci sono da coprire avvenimenti importanti, spesso mancano gli specialisti. Così i soldi si spendono per andare a vedere cose che poi non si
possono capire bene. Una conferma che riguarda i nostri argomenti è venuta una settimana fa su Raitre, in una delle interessanti trasmissioni settimanali del weekend che – pur trattando di esteri – sono a cura delle sedi regionali. Si è fatto tutto un lavoro in giro per l’Europa per vedere che cosa si è fatto in materia di sicurezza stradale e confrontarlo con la realtà italiana. Si è andati persino in un Paese di solito ignorato, come la Finlandia. Ma proprio lì si sono presi due scivoloni.
Il primo riguarda il sistema locale che determina l’importo della multa in base al reddito: hanno fatto vedere agenti dotati di palmare che si collegano in tempo reale con l’equivalente della nostra agenzia delle Entrate per vedere l’ultima dichiarazione dei redditi del trasgressore e calcolare automaticamente la sanzione da applicare. Si è detto che sarebbe un sistema da studiare anche in Italia e questo non è per nulla sbagliato in assoluto. Peccato che, nel concreto, ci siano due controindicazioni gigantesche:
- si darebbe l’ennesimo vantaggio agli evasori fiscali (esattamente come con cose tipo borse di studio e accesso agli asili pubblici);
- in Italia le forze dell’ordine statali non sanno nemmeno se qualcuno è stato già multato per lo stesso motivo da quelle locali (e viceversa), figuriamoci se possono collegarsi con l’agenzia delle Entrate.
Senza contare che chissà se i palmari funzionano bene anche in piena Lapponia…
Il secondo scivolone riguarda i controlli antialcol. Certo, in Finlandia sono tanti. Ma proprio dalle belle immagini girate dalla troupe si vedeva chiaramente un fattore che facilita le cose: lì i posti di blocco somigliano a presepi, con poco traffico, veicoli che si avvicinano piano e guidatori che si fanno controllare col precursore in due secondi. Da noi quando c’è così poco traffico arrivano come fulmini e così c’è bisogno di più uomini per fermarli in sicurezza; quando c’è più traffico, invece, è illusorio pensare di poter fermare tutti.