Venerdì, ore 12,30. La bufera di neve sconvolge la viabilità in mezzo Nord Italia e, nelle zone dove manca Isoradio, a chi viaggia su strada non resta che il bollettino di Onda Verde. Il cui conduttore comincia a descrivere la situazione stando sulle generali, c’informa dei fiocchi di neve che scendono sulla zona di Voghera e poi – quando tutti si aspettano notizie più precise sui tratti chiusi o sconsigliati – se ne esce con un "direi che è tutto, arrivederci" (o qualcosa di simile, stavo guidando e non ho preso appunti). Alla faccia del lavoro di un apparato di centinaia di persone, che negli ultimi anni – da quando Bertolaso aveva accusato i gestori di "dormire" – è stato messo su proprio per gestire l’emergenza-neve sulle strade puntando anche sull’informazione agli utenti.
Perché succedono cose del genere? Temo che da un lato né chi ha confezionato il bollettino né il conduttore si siano saputi regolare sui tempi, dall’altro che proprio i tempi fossero rigidi, nonostante fosse in atto un’emergenza. In altre parole, voglio dire che da un’emittente che fa servizio pubblico come la Rai ci si aspetta che svolga – appunto – servizio pubblico. Che consiste anche nel dare tutte le notizie necessarie in caso di emergenza viabilistica, persino quando si tratta di sottrarre tempo alle altre trasmissioni programmate. Esattamente come si fa in campagna elettorale per dare spazio a Tribuna Politica. Tanto più che un bollettino Onda Verde completo non avrebbe portato via più di due minuti, molto meno di una Tribuna Politica.
Altro punto debole, la carenza di informazioni intermodali: io stavo andando all’aeroporto per partire proprio verso il Nord-Ovest, che avrei dovuto girare un po’ tutto. Sapendo della neve che mi aspettava e non avendo notizie da Onda Verde, mi avrebbe fatto comodo poter avere informazioni durante la mia attesa in aerostazione (oltre quattro ore, per i ritardi causati proprio dalle condizioni meteo): in fondo, anche lì ci sono fior di schermi e sarebbe utile – una volta tanto – fare in modo che dessero qualche bollettino invece dei soliti programmi preconfezionati e sponsorizzati. Speriamo che prima o poi anche Bertolaso resti bloccato in aeroporto.