All’inizio di questo mese, l’EuroNcap ha annunciato una revisione dei criteri con cui assegna le stelle che indicano sinteticamente il grado di sicurezza di un’auto: per esempio, diventerà impossibile prendere il massimo della votazione (quelle cinque stelle di cui poi le case automobilistiche si fregiano nelle loro pubblicità) se la vettura non ha di serie l’Esp (il controllo elettronico della stabilità). Giusto, ma un po’ fuorviante.
Infatti, le stelle EuroNcap erano nate per indicate quanto sicura fosse un’auto in caso d’urto, perché il compito (e il valore aggiunto principale) di questo ente europeo è proprio l’effettuazione di crash-test piuttosto rigorosi. Certo, anche negli anni passati le stelle dipendevano da altri parametri, ma sempre legati – sia pure indirettamente – all’urto: per esempio, l’adozione di un cicalino efficace che induca a far allacciare le cinture fa guadagnare punteggio (fu celebre il caso della Mercedes Classe C del 2000, che prese quattro stelle diventate poi cinque solo grazie al cicalino).
Ora, invece, si esce dal seminato e si considerano altri parametri. Quindi le cinque stelle EuroNcap non indicheranno più necessariamente un’eccellente resistenza agli urti: ci potrà essere una vettura ottima sotto questo punto di vista che prenderà solo quattro stelle, come una normale low cost di progetto anzianotto. E’ bene saperlo.