Quando un italiano cammina per Londra o per Praga, sulle prime agli incroci fa una faccia strana: sente un rumore di cui non individua la provenienza. Poi scopre che il rumore cambia secondo il segnale del semaforo per i pedoni e capisce che è un modo per far capire anche ai non vedenti se possono attraversare o no. Il rapporto Euro Test della settimana scorsa dimostra che raffinatezze del genere sono rare anche nel resto d’Europa e che la sicurezza per chi attraversa è ovunque precaria. Per l’Italia è stata esaminata Roma, dove anche gli esperti autori del rapporto hanno trovato un particolare fattore di pericolosità che avevo denunciato io: il giallo per i pedoni dura troppo.
La avevano allungato nel periodo del Giubileo, con l’intenzione di dissuadere i pedoni dagli attraversamenti azzardati. Il ragionamento era: appena vedono il giallo, o si fermano o corrono, quindi in ogni caso quando arriveranno i veicoli sulle strisce non ci sarà più nessuno. Invece, come al solito, dopo un po’ la gente capisce e si adegua, attraversando col giallo esattamente come col verde. E rischiando di trovarsi davvero in mezzo alla strada quando poi scatta il rosso. Un altro esempio di segnaletica inutile.
Qui di seguito, il comunicato Aci sui risultati Euro Test.
EUROTEST ACI SUGLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI NELLE CITTA’ EUROPEE
ROMA PENULTIMA IN EUROPA PER LA SICUREZZA SULLE STRISCE
Zebre assassine: 8.000 pedoni muoiono in UE, 627 solo in Italia
Un incidente mortale su tre avviene sulle strisce
Paradosso Bruxelles: si rischia di più nella capitale delle istituzioni europee
che definiscono i provvedimenti sulla sicurezza stradale
Gelpi (ACI): “Serve un intervento normativo che dia la precedenza ai pedoni
in procinto di attraversare sulle strisce
e fissi la distanza minima tra le auto in sosta e gli attraversamenti”
Privi di rampe per disabili e di dispositivi acustici per non vedenti, male illuminati e con una segnaletica ormai logora. Gli attraversamenti pedonali delle maggiori città europee mostrano pericolose lacune nell’ultima indagine dell’Automobile Club d’Italia, capofila del progetto europeo per l’analisi della sicurezza dei pedoni. I risultati dello studio sono stati presentati oggi a Verona nella seconda giornata del SISS-Salone Internazionale della Sicurezza Stradale.
Insieme ad altri 17 Automobile Club internazionali riuniti nel programma EuroTEST, l’ACI ha esaminato 215 attraversamenti pedonali ad Amsterdam, Barcellona, Berlino, Bruxelles, Copenaghen, Helsinki, Lubiana, Londra, Madrid, Monaco, Oslo, Parigi, Roma, Stoccolma, Vienna, Zagabria e Zurigo.
Sei dei dieci migliori attraversamenti pedonali in Europa sono a Londra. Per il resto, il quadro è sconfortante: paradossalmente la città più pericolosa è Bruxelles, sede delle maggiori istituzioni che definiscono provvedimenti sulla sicurezza stradale a livello internazionale, e 3 dei 20 peggiori attraversamenti sono a Roma. In totale, solo due sono stati valutati ottimi (entrambi a Londra), 116 “buoni”, 69 hanno raggiunto la sufficienza e 28 sono stati bocciati.
Dei 15 attraversamenti esaminati a Roma, 4 sono stati giudicati “buoni”, 7 “sufficienti” e 4 “insoddisfacenti”. I problemi maggiori per la Capitale riguardano l’accessibilità e la visibilità delle strisce pedonali.
L’indagine ACI-EuroTEST ha evidenziato due fattori di rischio. Il primo è la scarsa cultura della sicurezza degli utenti della strada che compromette l’efficienza delle infrastrutture: un’auto parcheggiata male o un motorino sulle strisce nascondono a un conducente il pedone in procinto di attraversare. L’altro fattore è la pericolosità dei semafori pedonali italiani con la luce gialla prolungata: non comunicano adeguatamente il tempo concesso per ultimare l’attraversamento. Meglio un countdown che indichi i secondi per i pedoni. Tra le città testate, questa soluzione è in fase di sperimentazione soltanto a Copenaghen e a Lubiana.
Oltre 8.000 persone perdono la vita ogni anno in Europa mentre attraversano la strada. Solo in Italia, nel 2007 sono deceduti 627 pedoni e 20.525 sono rimasti feriti. Un pedone su tre muore sulle strisce. Nel nostro Paese le grandi città guidano la graduatoria provinciale per numero di pedoni deceduti. Genova è tra gli ultimi posti con solo due morti, ma è quarta nella classifica dei feriti.
“Serve un intervento normativo che innalzi gli standard di sicurezza sulle strade urbane – dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi – prevedendo il diritto di precedenza ai pedoni in procinto di attraversare sulle strisce e fissando una distanza minima tra i veicoli in sosta e gli attraversamenti pedonali. La formazione è fondamentale per una cultura comune della sicurezza stradale. Per questo motivo l’ACI sarà promotore della campagna di sensibilizzazione internazionale denominata ‘A passo sicuro’, che raggiungerà milioni di europei con una brochure completa di indicazioni e raccomandazioni per pedoni e automobilisti”.