Acc/3 – Ieri ci stavo proprio rimanendo

D’accordo, i libretti di uso e manutenzione ormai ci sommergono di avvertenze e cautele. E’ così da quando per legge la responsabilità sul cattivo uso del prodotto – dalla lametta da barba all’astronave – ricade sul produttore, se questi non mette in guardia il cliente. Ma più raramente i libretti spiegano perché e questo credo sia un male. Ieri ho avuto una dimostrazione pratica mentre viaggiavo con la mia auto, tenendo inserito l’Acc (il regolatore di velocità che mantiene anche la distanza di sicurezza, come spiegavo nei due post dell’altro ieri in questa stessa sezione).

Ero su una strada extraurbana a carreggiata unica, ma dal tracciato veloce. Per questo, avevo impostato sull’Acc una velocità di 100 all’ora, che poi – tra le imprecisioni degli strumenti e la tolleranza legale – coincidono col limite generale di 90. Alla fine di un rettilineo in cui non era possibile sorpassare, mi sono trovato a entrare in un curvone dietro a un pick-up da lavoro, che andava più piano di quanto avrei voluto ma senza creare problemi. Anzi, andava sui 70 e su quel curvone il limite (messo da pochi anni, dopo decenni di 90) è di 60 (perché il terrapieno a bordo strada limita la visibilità e ci sono un paio di accessi da cui possono sbucare trattori). In casi del genere, l’Acc ti dà sicurezza, perché per mantenere la distanza di sicurezza finisce col rallentare più di quanto faresti tu (se ritieni che chi ti precede stia andando troppo piano, per non perdere velocità tendi ad avvicinarti sin troppo a lui, nella speranza di poterlo sorpassare quando ancora non sei stato costretto ad andare tanto piano quanto lui). Ma ieri no: mi sono trovato con la mia macchina che ha accelerato all’improvviso per tornare ai 100 che avevo impostato. Che cos’era successo? Semplice: il guidatore del pick-up ha tagliato la curva invadendo la corsia di emergenza, infrazione tanto pericolosa (v’immaginate se a un certo punto si trova qualcuno fermo a cambiare una gomma?) quanto impossibile da punire se non c’è una pattuglia in transito giusto dietro al trasgressore. Il radar degli Acc meno sofisticati (come il mio, mica ho una Bmw superaccessoriata io) tiene sotto controllo solo la strada immediatamente di fronte al veicolo e in linea con esso, senza tener conto della curva. Quindi, quando il pick-up ha tagliato la curva, è uscito dal raggio del radar, il quale ha così dato alla centralina dell’Acc l’assenso ad accelerare.

Ma il peggio doveva ancora arrivare. Ormai, quando l’auto accelera in modo inopportuno, mi sono abituato a dare un piccolo colpo di sterzo in modo da allinearmi a un veicolo vicino, facendolo entrare nel raggio del radar, cosa che "convince" l’Acc a rallentare. Solo che in questo caso una manovra del genere significa seguire il pick-up sulla corsia di emergenza. Me ne sono reso conto solo un secondo dopo, per cui sono tornato sulla corsia normale e ho disattivato l’Acc sfiorando il pedale del freno. Per fortuna sulla corsia di emergenza non c’era nessuno. Ma non sempre può andare così bene…