A guardare le tabelle sugli incidenti estivi presentate oggi da Polizia e Carabinieri (Download attivit_luglio_agosto_2008_pscc.ppt ), sembra che abbiamo scherzato: pagine e pagine di giornale sulle stragi stradali quando in realtà anche l’estate 2008 conferma che diminuiscono sia i sinistri sia le vittime. Non solo: mentre negli anni scorsi la diminuzione stava rallentando, ora ha ripreso un po’ di vigore. E, considerando i dati storici che arrivano fino al 2005, calano soprattutto le uscite di strada, segno che in generale si va meno forte e comunque si mantiene meglio il controllo del veicolo. Ma possiamo proprio dirci soddisfatti?
Assolutamente no: siamo ancora in forte deficit rispetto all’obiettivo di dimezzare i morti imposti dalla Ue a tutti i suoi membri entro il 2010 riepttto al 2001. Prima dell’estate è stato calcolato che centreremo questo risultato con almeno cinque anni di ritardo, anche se siamo in buona compagnia. Per sovvertire la tendenza, occorrerebbero riduzioni di ben altra portata rispetto a quelle annunciate oggi (anche se va detto che i dati escludono i rilevamenti effettuati dai vigili urbani e quindi pienamente affidabili non sono).
Inoltre, nella stessa conferenza stampa è emerso che il traffico sulla viabilità principale è calato del 2-3%, con punte del 15% in Calabria: effetti del caro-petrolio e della crisi economica, che di solito portano anche a una riduzione dei sinistri, com’è sempre dimostrato dalle statistiche sulle assicurazioni. Dunque, un aiuto è venuto anche dalla congiuntura economica.
Quanto alla diminuzione delle uscite di strada, forse sono dovute al fatto che le velocità sono calate (tra tutor e caro-petrolio): oggettivamente non credo sia dovuta a una migliore padronanza del veicolo (tanto più che le strade continuano a essere quelle che sono e l’Esp si diffonde ancora con lentezza. E poi, guardando la serie storica dei dati, si scopre che ci sono troppe variazioni anno per anno (dovute probabilmente al fatto che i numeri non sono alti in assoluto, per cui pochi incidenti in più o in meno portano a fare differenza molto sensibili). insomma, un po’ poco per farsi un giudizio davvero motivato.