Sospetto confermato: il Tutor fa addormentare. A volte

Quest’inverno, di fronte all’incidente costato la vita a due passi da casa ad alcuni militari che stavano rientrando da una pericoosa missione all’estero, avevo avanzato un sospetto che avevo sempre avuto: il Tutor sui tratti autostradali più dritti e meno trafficati può far addormentare. Oggi sul Sole analizzo i dati sugli incidenti verificatisi sulle tratte più lunghe soggette al sistema di controllo della velocità media e in effetti bastano pochi chilometri, dalle curve del Molise ai rettilinei semideserti del Foggiano (proprio dove morirono i militari), per scoprire che le cifre cambiano di molto. Insomma, quando la strada si fa monotona e senza traffico, colpi di sonno e distrazione probabilmente si mangiano parte dei vantaggi dei Tutor sulla sicurezza.

  • Giuliano Gavazzi |

    Caro Maurizio, non sarei poi così sicuro che l’essere costretti a guidare a velocità più o meno moderata possa facilitare i colpi di sonno. La fatica, un pasto consumato da poco, la stanchezza che viene all’alba dopo una levata notturna, questi sì! O forse volevi dire che andando in fretta si raggiunge la meta prima del colpo di sonno? Riguardo ai dati: hai verificato che questi non mostrino semplicemente un fatto legato alla monotonia o alla tipologia dei viaggi su certe tratte, piuttosto che uno strano side effect di un sistema che potenzialmente riduce (se efficace) gli effetti di inevitabili distrazioni o guasti meccanici?
    [risponde Maurizio Caprino] Il punto è che trovarsi improvvisamente a guidare in un monotono deserto dopo ore passate a difendersi da curve, gallerie e tir lascia dapprima spaesati e poi fa calare l’attenzione. Prima questo calo era in parte contrastato dall’aumento della velocità, ora no. Non voglio dire che non ci fossero colpi di sonno anche prima e anzi sono al corrente di casi specifici (anche se, com’è intuibile, statistiche precise non possono essercene), ma solo che il fenomeno potrebbe essere aumentato. Altrimenti non saprei proprio come spiegare la netta differenza tra gli effetti del Tutor in Abruzzo e Molise e quelli in Puglia. Salvo ammettere che gli incidenti erano pochi anche prima, quando si andava a 180 all’ora, e che quindi su quei rettilinei il problema principale non è la velocità…

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