E’ passato un anno, c’è già stato un ulteriore giro di vite e – secondo le dichiarazioni di qualche membro del Governo – ce ne dovremo aspettare ancora un altro. Eppure la stretta varata ad agosto 2007 col decreto Bianchi è rimasta per non pochi aspetti inattuata. Il tutto mentre il sottosegretario Giovanardi strombazza i "nuovi" controlli antidroga. Stamattina sul Sole-24 Ore del Lunedì ho scritto con Paolo Giachetti un articolo che cerca di fare chiarezza.
I punti fondamentali sono due:
– i controlli antidroga si fanno da anni e proprio come dice Giovanardi (cioè con medici in stretta sinergia con gli agenti), ma poi vanno arenandosi perché ci vuole molto personale e quindi non ci si stupirebbe se anche quest’ondata si andasse a esaurire (l’unico progresso rispetto al passato sta negli strumenti di diagnosi, oggi più rapidi e completi, ma ripeto che ci vogliono soprattutto gli uomini per farmare la gente, indurla a sottoporsi ai test e portare avanti i test stessi);
– mancanza di personale vuol dire mancanza di fondi e per questo è incredibile che in un anno non si sia ancora riusciti a istituire il fondo contro gli incidenti notturni previsto dal decreto Bianchi, che avrebbe dovuto essere alimentato dalla multa supplementare di 200 euro introdotta da questa norma sulle infrazioni per velocità, alcol e droga commesse dalla serata all’alba.