Alla fine si sono arrabbiati anche loro. Sì, quelli dell’Euroncap, l’organismo europeo che da dieci anni fa i crash-test e dà così i voti in sicurezza alle auto. Oggi hanno annunciato ufficialmente che rivedranno i criteri per dare i voti: ormai il massimo o quasi lo prendono quasi tutte le nuove auto (il 97% dei 34 modelli provati nell’ultimo anno ha preso quattro o cinque stelle su cinque), che però continuano a proteggere solo i pedoni.
Il problema è che il giudizio più mediaticamente visibile di questi crash-test è quello relativo agli effetti degli urti frontale e laterale sui passeggeri adulti. Esiste poi una valutazione a parte riguardo agli effetti su un eventuale pedone travolto dal frontale dell’auto e quella è deludente (due stelle su cinque per il 67% dei modelli testati nell’ultimo anno) anche per le migliori auto appena lanciate sul mercato, nonostante la Ue stia per introdurre requisiti più severi per la protezione dei pedoni.
Euroncap scrive che si potrebbe migliorare più presto se le case automobilistiche non progettassero tutto solo a misura di test sulla protezione dei passeggeri, in modo da mettersi le stelle relative sulla pubblicità e nelle cartelle stampa. Anche perché a chi compra un’auto temo non interessi poi tanto che non faccia male ai pedoni, anche se l’Euroncap nel suo comunicato di oggi si dice convinta del contrario (tutti altruisti, secondo loro…).
Per spezzare il circolo vizioso, l’anno prossimo le stelle esprimeranno solo una media tra le tre voci oggi analizzate separatamente: protezione adulti, protezioni bambini allacciati a seggiolino (Isofix, quindi lunare per la maggior parte degli italiani) e protezione pedoni.
Il principio è buono. Verificheremo come lo attueranno.