Cari governanti, finitela di giocare con le macchinine

La sortita fatta ieri dal sottosegretario Giachino è già archiviata: stamattina è stata una nota del ministro Matteoli a bollare gli annunci fatti ieri su un ennesimo inasprimento del Codice della strada come mere opinioni personali di Giachino. Matteoli dissente soprattutto su un punto: l’inseverimento degli esami (e qui sono d’accordo: occorrerebbe prima di tutto rendere più seri i programmi d’insegnamento). Nessun cenno, invece, sull’aspetto tecnicamente più preoccupante degli annunci di Giachino: la limitazione della velocità dei veicoli.

Come ho spiegato più volte, i limitatori attuali servono a ben poco perché non impediscono di raggiungere i 130 anche in città. E, soprattutto, la materia degli equipaggiamenti obbligatori dei veicoli è soggetta a direttive comunitarie, che non possiamo bellamente aggirare con una norma nazionale. Non è la prima volta che si annuncia di volerlo fare e il fatto che poi non lo si faccia è piuttosto significativo.

E allora, cari governanti, smettetela di fare annunci. Smettetela di contare su una stampa che si limita a mettervi il microfono davanti alla bocca e a rilanciare ciò che dite: se l’opinione pubblica è ormai ridotta a mucillagine (cito il Censis), è anche colpa del fatto che nessuno va più in profondità nello spiegare i temi su cui i politici pontificano.

Nello specifico della sicurezza stradale, cari governanti, smettetela di giocare con le macchinine e concentratevi su quello che davvero si può fare, ammesso che si voglia farlo. A partire dal rafforzamento della vigilanza: come ricordo stamattina nel mio commento sul Sole-24 Ore, siamo stati capaci di acquistare centinaia di etilometri e di tenerli fermi perché l’ufficio ministeriale che deve collaudarli è al collasso. Con buona pace delle teorie generalizzate e generalistiche sui fannulloni della Pubblica amministrazione.

  • mario |

    a proposito di vigilanza, vorrei testimoniare che il dì 17 agosto ho percorso circa 400 chilometri su strade di grande comunicazione ed autostrade, in direzione nord e provenendo dalla basilicata verso roma, tra le nove del mattino e la una e mezza del pomeriggio, senza incontrare una sola pattuglia della polizia stradale.
    fiducia nel tutor per i circa duecento chilometri di autostrada napoli – roma, ma per il resto?
    [risponde Maurizio Caprino] Sì, capita spesso e non è bello. Per la verità, capita più spesso nei giorni d’estate in cui non è previsto traffico intenso: quando ci sono i grandi esodi, il personale è mobilitato, ma le ferie vanno fatte lo stesso e quindi nelle altre giornate gli organici già scarsi si assottigliano, anche se c’è comunque una turnazione delle licenze su tutto il periodo estivo e non solo in agosto come invece accade in molte aziende.
    In ogni caso, va precisato che sulle strade a doppia carreggiata c’è il solito problema che le pattuglie si vedono di meno perché potrebbero stare dalla parte opposta.

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