Sabato scorso sono stato fermato dai Carabinieri. Se abitate al Nord vi sembrerà strano, ma qui al Sud non è così raro: a causa della criminalità i controlli sono più frequenti e il traffico meno intenso rende più probabile il trovarsi da soli di fronte a una pattuglia appostata, che quindi non ha altri veicoli da scegliere. In teoria, sarebbe un bene per la sicurezza stradale. Nella pratica…
Nella pratica, lo scopo principale di questi appostamenti è il controllo del territorio per fare pressione contro la criminalità, grande e piccola. Quindi, si fermano i veicoli per identificare chi c’è dentro, per farsi mostrare il contenuto del bagagliaio, per verificare se il mezzo è rubato eccetera. Di ogni veicolo e conducente di solito si trascrivono i dati, affinché resti traccia dell’attività svolta (ricordatevene, è un’ottima soluzione per scagionarvi se vi arrivano multe per infrazioni avvenute da tutt’altra parte e addebitate erroneamente a voi). Quindi, non c’è molto tempo per fare multe o altre attività più strettamente connesse alla sicurezza stradale.
La conferma l’ho avuta io sabato. Finito il controllo, ho avvisato i militari del fatto che qualche centinaio di metri prima c’era una rotonda con una segnaletica ingannevole: eravamo in un centro balneare (Margherita di Savoia, nel Foggiano) attraversato da una statale che in stagione diventa trafficata ed evidentemente per questo ora nella rotonda hanno montato frecce segnaletiche che indicano ai veicoli in attraversamento un percorso diverso da quello più breve e semplice che si fa in inverno. Quindi, correttamente, le prime frecce erano nel punto in cui di solito si esce dalla rotonda per fare il percorso più corto e indicavano di proseguire nella rotonda stessa. Il problema è che poi mancavano le seconde frecce, quelle che avrebbero dovuto trovarsi nella svolta verso la strada alternativa.
Ho spiegato tutto questo al carabiniere. Sarà per il fatto che in quel momento il suo compito era un altro o per qualche motivo a me ignoto, ma ha ascoltato e capito, facendo spallucce. Continuo ad augurarmi che poi si sia preso un appunto, almeno per fare una telefonatina di segnalazione ai vigili urbani. Così, tanto per dare pienamente senso all’articolo 11 del Codice della strada, che tra i cosiddetti "servizi di polizia stradale" attribuiti alle forze dell’ordine (e a qualche altro soggetto pubblico) comprende anche la "tutela delle strade". E per dare un po’ di fiducia ai cittadini-utenti delle strade medesime.