Anche i quattro ragazzi morti la notte scorsa contro un albero in provincia di Latina finiranno nelle statistiche come vittima di un errore del conducente. Alimentando sia le discussioni da bar sia i trattati degli esperti che parlano di spericolatezza, di velocità da ridurre eccetera. Ma nessuno ricorda che, se si rispettassero le norme di costruzione delle strade, schiantarsi contro un albero sarebbe pressoché impossibile anche per il più sconsiderato dei guidatori.
Intendiamoci: non discuto sul fatto che ci sia stato un errore umano. Voglio dire che le conseguenze di questo errore sarebbero state meno gravi se ci fosse stato un guard-rail efficace a proteggere il ciglio della strada nel punto in cui l’auto dei quattro ragazzi ha sbandato. Lì una barriera ci voleva: da quel che si è visto in tv, poco fuori della carreggiata ci sono un albero e un fossato, tutti elementi che le norme di costruzione delle strada impongono di proteggere con un guard-rail. Ma c’è il solito problema dei soldi e del tempo necessari per mettere le cose a posto e così di fatto queste norma valgono solo per le strade nuove e per quelle ampliate.
In ogni caso, se sono morte quattro persone, la colpa è anche della strada e questo le statistiche non lo diranno mai. Potrete obiettare – sulla scia di chi tollera la criminalità quando i malviventi "si ammazzano tra loro" – che se la sono cercata andando forte o facendo chissà cos’altro e che gli enti gestori delle strade non possono rimediare all’incoscienza dei guidatori. Mi limito però a far notare che sono morti anche tre passeggeri e che magari qualcuno di loro stesse implorando l’amico al volante di guidare in modo più responsabile.