C’era da scommetterci: dopo la figuraccia rimediata a dicembre (una sola stella nel crash-test EuroNcap per il pick-up Navara, come vi riferii il 19 dicembre), la Nissan ha rivisto la logica di funzionamento della centralina degli airbag. Infatti, il pessimo risultato della prova d’urto era dovuto al ritardato gonfiaggio dei cuscini. Come già accaduto in caso di analoghi "scivoloni" da parte di altri costruttori, la Nissan ha anche avviato una campagna di richiamo per le Navara già in circolazione. Tutto è bene quel che finisce bene, dunque? Non proprio.
Non credo ci sia da essere soddisfatti della conclusione della storia. E non certo perché le stelle ora guadagnate dalla Navara sono solo tre (il massimo è cinque): ce lo si poteva comunque attendere, perché di solito le pick-up non hanno certo telai di progettazione sofisticata.
No, il problema vero è che comunque la Navara era già legittimamente venduta in Europa, segno che i requisiti minimi obbligatori per ottenere l’omologazione sono piuttosto "benevoli" in materia di resistenza agli urti. Non basta: se la Nissan non avesse messo mano a un richiamo di sua iniziativa, probabilmente nessuno l’avrebbe obbligata a farlo. Infatti, le direttive europee sui prodotti con difetti che riguardano la sicurezza stabiliscono che sono le autorità nazionali quelle che hanno il potere di imporre un richiamo. Ma le autorità nazionali nulla sanno dei problemi della Navara: l’EuroNcap è un organismo cui determinati soggetti aderiscono autonomamente e non ha certo il rango di autorità. Insomma, se alla Nissan avessero deciso di tirare dritto con le Navara da una stessa, molto probabilmente ci sarebbero riusciti.