Ci hanno sempre detto che, ora che nella Rc auto c’è il risarcimento diretto, chi viene danneggiato può essere indennizzato più rapidamente rispetto a prima. Ma non raccontatelo a chi è stato urtato da un veicolo con targa CC (nel senso di Carabinieri, non di Corpo consolare): da febbraio a ottobre dell’anno scorso, l’Arma aveva dato corso appena a tre pratiche di risarcimento.
Lo so, potreste dirmi che gli incidenti causati dai militari potrebbero essere stati pochissimi. Ma sono riuscito a mettere le mani sui i dati ufficiali che riguardano tutti i veicoli circolanti in Italia e mi sento di smentirlo: nella tabella vedo che la Polizia ha fatto 596 denunce e non ho motivo di credere che ci possano essere tante differenze tra poliziotti e carabinieri. Persino gli altri corpi che hanno un parco circolante molto più ridotto hanno denunciato più sinistri in quello stesso periodo: Aeronautica militare (45), Polizia penitenziaria (39), Capitanerie di porto (26), Corpo forestale (30), Esercito (80), Guardia di finanza (170), Marina militare (11) e Vigili del fuoco (48).
L’unica spiegazione ragionevolmente possibile è che la burocrazia interna abbia rallentato la presentazione delle denunce alle assicurazioni. A scapito di chi attendeva i risarcimenti e magari si aspettava tempi brevi grazie alle nuove procedure, in vigore dal 1° febbraio dell’anno scorso.
A titolo di curiosità, già che ci siamo, vi do i numeri dei sinistri denunciati anche per gli altri veicoli con targhe o status "particolari": Afi (Allied forces Italy, i militari americani di stanza in Italia, che non hanno fama di guidatori prudenti, perlomeno quando circolano sulle nostre strade) 4, auto storiche 1, Città del Vaticano 38, Corpo consolare 286, Corpo diplomatico 138 (nemmeno consoli e ambasciatori hanno buona fama, anche perché di fatto non pagano le multe e nessuno può farci nulla), Croce rossa italiana 137, Protezione civile 6, Repubblica di San Marino 686.