Otto nuovi crash-test e due sorprese tra le Suv

L’altro ieri, in occasione dell’incidente di Fiumicino, ho ricordato che le fuoristrada tradizionali ormai sono accomunate alle Suv dall’opinione pubblica, ma sono diverse dal punto di vista della sicurezza: migliori per alcuni aspetti (pochi), peggiori per altri. Giusto ieri l’Euroncap ha annunciato i risultati dei suoi nuovi crash-test, confermando in buona parte quello che avevo scritto. Ma le sorprese non sono mancate. E riguardano, neanche a farlo apposta, proprio la fuoristrada coinvolta nell’incidente di Fiumicino.

Non basta: ci sono altre due sorprese. Clamorose, perché non sono buone e riguardano mostri sacri della sicurezza come Bmw e Renault…

Dal punto di vista della sicurezza attiva (dorti che servono per evitare gli incidenti), le fuoristrada sono più lente delle Suv moderne, il che da una parte rassicura ma dall’altra fa sì che freni e assetto siano carenti (anche perché studiati più per lo sterrato che per l’asfalto). Quanto a sicurezza passiva (protezione degli occupanti in caso d’incidente), si sa che i telai sono più robusti (per resistere alle sollecitazioni nella guida fuori strada), ma non per questo più sicuri: per proteggere gli occupanti conta di più la capacità di assorbire l’energia cinetica, che di solito fa a pugni con la robustezza in senso stretto. E infatti l’Euroncap (www.euroncap.com) ha bocciato sonoramente due delle tre pick up (fuoristrada col cassone dietro, che si è deciso di provare perché l’anno scorso le loro vendite in Europa sono molto aumentate): Isuzu D-Max Rodeo e Nissan Navara. Ma la terza ha sorpreso positivamente ed è proprio il modello coinvolto nell’incidente di Fiumicino: la Mitsubishi L 200.

Quest’auto ha sorpreso positivamente non solo per la protezione degli occupanti, ma anche per quella dei pedoni eventualmente investiti. Un aspetto in cui generalmente fuoristrada tradizionali e Suv moderne sono accomunate nella mediocrità.

E ora le sorprese negative: le nuove Bmw X3 e Renault Kangoo hanno preso "solo" quattro stelle in protezione degli occupanti adulti, invece delle cinque (il massimo dei voti) cui le rispettive marche ci hanno abituato. Il risultato della Kangoo è più spiegabile: è un veicolo comunque pensato soprattutto per il trasporto merci e quindi non ha gli airbag per la testa e ha un’ampia area "vuota" (che compromette il comportamento in caso d’urto) nel telaio sulla fiancata per lasciare spazio al grande e pratico portellone laterale. Quanto alla Bmw, le sole quattro stelle erano già a malapena accettabili nel caso della Serie 5 (progettata giusto all’inizio dell’epoca in cui tutti i nuovi modelli non piccoli prendevano cinque stelle), per cui ora – cinque anni dopo – deludono sulla X3. I problemi riscontrati sono stati rischi per femori e ginocchia nell’urto frontale e di sbalzamento dall’abitacolo (pur con cintura allacciata) nel test laterale. Problemi per nulla gravi, non legati alle qualità intrinseche della carrozzeria e forse anche assenti in prove condotte con criteri diversi da quelli Euroncap, ma chi compra Bmw probabilmente le cinque stelle se le aspetta e nemmeno si chiede se ci sono effettivamente…

  • lele |

    Carissimo Caprino,
    volevo chiederti cortesemente un consiglio considerando la tua ottima conoscenza in fatto di crash test, l’indecisione che ho, riguarda il futuro acquisto, tra una Nissan Qashqai e una Mercedes Classe A,
    so che il paragone sembra banale ma al di là di spazio e di ingombri hanno circa la stessa massa e la stessa altezza, vorrei gentilmente chiederti un consiglio in fatto di sicurezza in caso di scontro frontale e laterale, quali delle due secondo il tuo punto di vista potrebbero risultare la più sicura per gli occupanti. Tale indecisione deriva anche dalle ottime prove pubblicate da you tube riguardo alla Classe A …sono veramente indeciso ed anche per questo che ti chiedo un giudizio meno imparziale possibile.
    Nell’attesa ti saluto ringraziandoti.
    Ps a proposito ti ho visto da Mi Manda da Rai Tre ottima performance.
    [risponde Maurizio Caprino] Avrei pochi dubbi: Qashqai. Oltre ad essere più grande e pesante (quindi, a parità di stelle, avrebbe la meglio in un urto contro una Classe A), ha riportato anche valori lievemente migliori nel crash-test EuroNcap. Sempre tenendo in considerazione che, tra le migliaia di urti possibili, ce ne sarà sempre almeno uno in cui la situazione s’inverte.

  • emanuele |

    Ti ringrazio ancora per la discussione e per le informazioni ricevute, sono state veramente preziose,
    sono contentissimo di aver trovato un ottimo interlocutore.
    Sicuramente mi orienterò verso il modello che ti accennavo ovvero il Nissan Quasqui.
    Saluti.

  • lele |

    Ringrazio per la gentilissima informazione,
    l’importante come dicevo è portare a conoscenza il consumatore
    finale dei limiti valutativi dei risultati derivanti da crash test,
    spesso ho sentito dire ….”acquisto un’utilitaria a 5 stelle
    anziché una berlina da 4 perchè sono più sicuro…” tutto
    ciò, come ben sappiamo, non è corretto ma del resto quanti acquirenti
    di auto verificano la Sicurezza prima dell’acquisto????
    Ciao grazie.
    [risponde Maurizio Caprino] In ogni caso, le stelle sono diventate un argomento di pubblicità: sono sempre riportate, sia pure in piccolo, negli spot e nelle inserzioni sui giornali.
    Altra cosa da tenere presente è che le stelle non si riferiscono solo al crash-test, ma dipendono anche dall’efficacia dei cicalini ricorda-cinture e – da pochissimi mesi, come ho scritto in un altro post mettendo tutti in guardia – dalla presenzas dell’Esp, che con la resistenza strutturale del telaio non c’entra proprio nulla.

  • lele |

    Carissimo Permalink,
    ho notato con entusiasmo il tuo articolo da cui deduco un’ottima conoscenza dei crash test e dei loro risultati.
    Gentilmente avrei un quesito da sottoporti, recentemente una rivista autorevole ha pubblicato gli esiti di un impatto frontale tra una FIAT 500 (5 stelle ai crash test) e un’ AUDI Q7 (4 stelle) il cui risultato è stato alquanto pessimo per l’autovettura italiana.
    Solo in quel momento ho capito che i crash test e i relativi punteggi (espressi in: 2, 3, 4 stelle) sono eseguiti tra 2 veicoli delle stessa categoria e modello, ovvero FIAT 500 contro FIAT 500 e/o AUDI v/s AUDI, non trovi che il dato non sia chiarificatore? Anzi non garantisce alcuna delucidazione della reale sicurezza dell’auto?
    Ad esempio non era più corretto se tutte le autovetture di un certo segmento (es B, C, suv ecc), si scontrassero contro un palo o un muretto di cinta?
    Perché non avere un unico criterio di valutazione?
    A proposito vorrei acquistare un Nissan Quasqui mi sapresti consigliare a riguardo?
    Nell’attesa di un cenno di riscontro ti saluto ma vorrei aprire il dibattito anche agli utenti.
    Ciao
    [risponde Maurizio Caprino] Ma i test sono fatti proprio contro un muro, il che dal punto di vista della fisica equivale a scontrarsi con un veicolo uguale che procede a pari velocità. Certamente questa situazione copre solo una minima parte degli urti possibili, ma – non essendo ovviamente possibile eseguire le migliaia di crash-test che sarebbero necessarie per rappresentare la maggior parte delle possibili situazioni – resta la più rappresentativa di tutte, perché statisticamente resta comunque la più probabile (o la meno improbabile, se vogliamo essere più precisi). Per questo è stata scelta tale modalità per fare il test, che vale come un indice solo parziale del grado di sicurezza e resta tuttavia l’unico possibile, per cui in linea di massima è bene scegliere vetture che in tale prova si siano comportate bene.
    Fatte queste premesse, comunque, la Qashqai (http://www.euroncap.com/tests/nissan_qashqai_2007/290.aspx) è una delle migliori della sua categoria. Anche nella protezione dei pedoni, il che è merce rara.

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